Motivazione della Sentenza: Quando il Silenzio del Giudice Causa la Nullità
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cardine del nostro sistema giudiziario: ogni provvedimento deve essere giustificato. Il caso in esame dimostra come l’assenza di una adeguata motivazione della sentenza non sia una mera formalità, ma un vizio grave che porta all’annullamento della decisione, garantendo il diritto dell’imputato a comprendere le ragioni della sua condanna.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine da una sentenza del Tribunale di Napoli, con cui un soggetto veniva condannato alla pena di sei mesi di arresto per un reato previsto dal D.Lgs. 159/2011 (Codice Antimafia), commesso nell’ottobre del 2021.
Contro questa decisione, l’imputato ha proposto ricorso immediato per cassazione, lamentando un difetto fondamentale e radicale: la completa assenza di motivazione a sostegno della condanna.
Il Vizio Denunciato: l’Assenza Grafica di Motivazione della Sentenza
Il cuore del ricorso si concentrava su un unico, decisivo punto. La sentenza impugnata, per giustificare la responsabilità penale dell’imputato, si limitava a contenere un’unica, laconica frase: «allo stato degli atti acquisiti emergono elementi probatori tali da consentire una previsione di condanna».
Secondo la difesa, questa espressione non costituisce una motivazione, ma una mera affermazione apodittica, priva di qualsiasi sviluppo argomentativo sulla ricostruzione del fatto e sulla valutazione delle prove. Mancava, in sostanza, quel percorso logico-giuridico che l’articolo 546 del codice di procedura penale impone a ogni giudice.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha accolto pienamente le ragioni del ricorrente, ritenendo il ricorso fondato. I giudici hanno sottolineato che la motivazione della sentenza deve essere una ‘concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata’. Questo implica l’obbligo per il giudice di indicare:
* I risultati probatori acquisiti durante il processo.
* I criteri utilizzati per valutare tali prove.
* Le ragioni per cui le eventuali prove contrarie sono state ritenute non attendibili.
L’espressione utilizzata dal Tribunale, secondo la Cassazione, è del tutto insufficiente a soddisfare questi requisiti. Essa non permette di comprendere quali prove siano state considerate, come siano state valutate e perché abbiano portato a un giudizio di colpevolezza. Si tratta, quindi, di un’affermazione che si colloca ‘al di sotto di qualsiasi standard minimo di chiarezza e precisione’.
Questo difetto, qualificato come ‘assenza grafica di motivazione’, integra il vizio previsto dall’articolo 606, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale, e determina la nullità della sentenza.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata, disponendo il rinvio al Tribunale di Napoli per un nuovo giudizio da tenersi davanti a un diverso giudice.
Questa decisione ribadisce l’importanza cruciale della motivazione come strumento di garanzia per il cittadino e di trasparenza della funzione giurisdizionale. Una condanna non può basarsi su formule generiche o su una non meglio specificata ‘previsione’. Deve fondarsi su un’analisi concreta e comprensibile degli elementi raccolti, permettendo all’imputato di capire il perché della decisione e alle corti superiori di esercitare un controllo sulla sua logicità e legittimità. Un giudice non si limita a decidere, ma ha il dovere di spiegare.
Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza?
La sentenza è stata annullata perché mancava completamente della motivazione. Il giudice si era limitato a scrivere una frase generica sull’esistenza di prove sufficienti, senza spiegare quali fossero e come fossero state valutate, violando l’obbligo di legge.
Cosa si intende per ‘assenza grafica di motivazione’?
Significa che la parte della sentenza che dovrebbe contenere le ragioni della decisione è fisicamente mancante o è talmente superficiale e generica da essere considerata come non esistente. Questo costituisce un vizio che determina la nullità della sentenza.
Cosa accade ora nel processo?
La Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento con rinvio. Ciò significa che il processo dovrà essere celebrato nuovamente davanti al Tribunale di Napoli, ma da un giudice diverso, il quale dovrà emettere una nuova sentenza completa di tutte le sue parti, inclusa una motivazione adeguata.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 17902 Anno 2025
In nome del Popolo Italiano
Penale Sent. Sez. 1 Num. 17902 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 11/02/2025
PRIMA SEZIONE PENALE
– Presidente –
NOME COGNOME NOME COGNOME
SENTENZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato a NAPOLI il 19/08/1971 avverso la sentenza del 04/07/2024 del TRIBUNALE di Napoli; vista la relazione del Consigliere NOME COGNOME vista la requisitoria del Sost. Procuratore Generale NOME COGNOME che ha concluso per l’accoglimento del ricorso;
in procedura a trattazione scritta.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 4 luglio 2024 il Tribunale di Napoli ha affermato la penale responsabilità di COGNOME NOME in riferimento al reato di cui all’art. 75 d.lgs. n.159 del 2011, per fatto commesso in data 21 ottobre 2021, con condanna alla pena di mesi sei di arresto.
Avverso detta sentenza ha proposto ricorso immediato per cassazione – nelle forme di legge – DCOGNOMENOME DanieleCOGNOME
Con il ricorso si deduce l’assenza grafica di motivazione della sentenza.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso Ł fondato.
Nel testo della decisione si afferma testualmente che «allo stato degli atti acquisiti emergono elementi probatori tali da consentire una previsione di condanna». Non vi Ł altro sviluppo argomentativo sul tema della responsabilità e della ricostruzione del fatto.
Manca, pertanto, graficamente, la motivazione della sentenza, intesa – ai sensi dell’art. 546 cod.proc.pen. – come concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione Ł fondata, con l’indicazione dei risultati acquisiti e dei criteri di valutazione della prova adottati e con l’enunciazione delle ragioni per le quali il giudice ritiene non attendibili le prove contrarie.
L’espressione utilizzata in sentenza non consente, infatti, in alcun modo di apprezzare
l’avvenuto vaglio delle risultanze dimostrative poste a carico dell’imputato ed Ł al di sotto di qualsiasi standard minimo di chiarezza e precisione delle forme di rappresentazione del convincimento giudiziale.
Sussiste il denunciato vizio ai sensi dell’art. 606 comma 1 lett. c cod.proc.pen., dato che l’assenza grafica di motivazione determina la nullità della sentenza. Va pertanto disposto l’annullamento con rinvio, come da dispositivo.
P.Q.M.
Annulla la sentenza impugnata con rinvio per nuovo giudizio al Tribunale di Napoli in diversa persona fisica.
Così deciso il 11/02/2025.
Il Presidente NOME COGNOME