Morte del Reo: Conseguenze sul Processo Penale e Annullamento della Sentenza
La sentenza n. 13075/2024 della Corte di Cassazione affronta un principio fondamentale del nostro ordinamento: le conseguenze processuali derivanti dalla morte del reo. Questo evento, intervenuto dopo la condanna in appello ma prima della decisione finale della Suprema Corte, determina l’estinzione del reato e, di conseguenza, l’annullamento della sentenza impugnata. Analizziamo insieme la vicenda e le sue implicazioni.
I Fatti del Caso: dalla Condanna all’Intervento della Cassazione
Il caso ha origine da una condanna per reati fiscali, previsti dal D.Lgs. n. 74 del 2000, emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale. Tale condanna veniva confermata dalla Corte d’Appello di Brescia in data 18 maggio 2023.
Contro questa decisione, il difensore dell’imputato proponeva ricorso per cassazione. Tuttavia, prima che la Suprema Corte potesse pronunciarsi, si verificava un evento decisivo: il decesso dell’imputato, avvenuto il 21 luglio 2023, come documentato dal certificato di morte trasmesso dal difensore.
La Morte del Reo e l’Estinzione del Reato
Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, lette le carte processuali e preso atto del decesso, ha concluso chiedendo l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. La richiesta si fonda su un caposaldo del diritto penale: la responsabilità penale è personale. Questo significa che nessuno può essere chiamato a rispondere penalmente per un fatto commesso da altri.
La morte del reo è una delle cause di estinzione del reato. Quando l’imputato viene a mancare, lo Stato perde la sua potestà punitiva nei suoi confronti. Di conseguenza, il processo non può proseguire e deve essere dichiarato estinto.
Le Motivazioni della Decisione della Suprema Corte
La Corte di Cassazione ha accolto pienamente le conclusioni del Procuratore Generale. La motivazione della sentenza è tanto sintetica quanto chiara: la sentenza della Corte di Appello, emessa prima del decesso, deve essere annullata senza rinvio.
Il decesso dell’imputato è intervenuto dopo la deliberazione della Corte d’Appello ma prima che la sentenza diventasse definitiva, poiché era pendente il ricorso per cassazione. Poiché il giudizio non era ancora concluso, l’evento della morte ha avuto l’effetto di estinguere il reato. L’unica pronuncia possibile per la Suprema Corte è stata, quindi, quella di prendere atto di tale estinzione e annullare la condanna precedente, chiudendo definitivamente il procedimento.
Conclusioni
Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: la cessazione del processo penale a seguito della morte del reo. La responsabilità penale non si trasmette agli eredi e il decesso dell’imputato prima di una condanna definitiva impedisce allo Stato di portare a termine l’azione penale. La Corte di Cassazione, in questi casi, non entra nel merito dei motivi di ricorso, ma si limita a dichiarare l’estinzione del reato, annullando la sentenza impugnata senza rinvio e ponendo così fine al giudizio.
Cosa succede se un imputato muore dopo la condanna in appello ma prima della decisione della Cassazione?
La Corte di Cassazione dichiara l’estinzione del reato a causa della morte del reo e annulla la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.
Perché la morte dell’imputato causa l’estinzione del reato?
Perché la responsabilità penale è strettamente personale. Con il decesso dell’accusato, viene meno il soggetto su cui lo Stato può esercitare la propria pretesa punitiva, e il reato si estingue.
Cosa significa ‘annullamento senza rinvio’ in questo contesto?
Significa che la Corte di Cassazione non solo cancella la decisione del giudice precedente, ma chiude definitivamente il caso. Non ci sarà un nuovo processo perché il reato è considerato estinto e non c’è più nulla da giudicare.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 13075 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 3 Num. 13075 Anno 2024
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 14/02/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a SAN BENEDETTO PO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 18/05/2023 della CORTE APPELLO di BRESCIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
lette le conclusioni del AVV_NOTAIO COGNOME
Il PG conclude per l’annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato per estinzione del reato per morte del reo
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di NOME COGNOME ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di Brescia del 18 maggio 2023 di conferma della condanna inflitta dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Mantova il 5 ottobre 2022 per i reati ex artt. 2 d.lgs. n. 74 del 2000.
Il difensore ha, poi, trasmesso il certificato di morte dell’imputato; il decess è avvenuto il 21 luglio 2023.
CONSIDERATO IN DIRITTO
La sentenza emessa dalla Corte di appello di Brescia del 18 maggio 2023, in ragione della morte dell’imputato intervenuta dopo la sua deliberazione e prima della decisione della Corte di cassazione, deve essere annullata senza rinvio perché estinti i reati per morte dell’imputato.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché i reati sono estinti per morte dell’imputato.
Così deciso il 14/02/2024.