LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Mandato di arresto europeo: il ruolo di Eurojust

Un uomo si oppone alla sua consegna temporanea a uno Stato estero in esecuzione di un mandato di arresto europeo, lamentando l’incompatibilità di un giudice e l’illegittima modifica dei termini di consegna. La Corte di Cassazione dichiara il ricorso inammissibile, specificando che l’incompatibilità è motivo di ricusazione e non di nullità, e che Eurojust può legittimamente facilitare l’accordo sulle modalità della consegna, confermando la validità della procedura di cooperazione giudiziaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 7 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mandato di Arresto Europeo: Il Ruolo Cruciale di Eurojust e i Limiti dell’Incompatibilità del Giudice

Il mandato di arresto europeo (MAE) è uno strumento fondamentale per la cooperazione giudiziaria all’interno dell’Unione Europea, basato sul principio del mutuo riconoscimento delle decisioni. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha offerto importanti chiarimenti su due aspetti procedurali cruciali: il ruolo di Eurojust nella definizione delle modalità di consegna e la distinzione tra incompatibilità del giudice e nullità del provvedimento. Analizziamo una decisione che fa luce sulla flessibilità e l’efficienza di questo meccanismo.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di uno Stato membro per ottenere la consegna temporanea di un individuo, al fine di garantirne la partecipazione a un processo penale a suo carico. La Corte d’appello italiana, in esecuzione del MAE, disponeva la consegna per un periodo di tempo determinato.

Il soggetto interessato, attraverso il suo legale, presentava ricorso in Cassazione lamentando tre principali vizi procedurali:
1. Incompatibilità di un giudice: Uno dei magistrati del collegio della Corte d’appello aveva già deciso su precedenti istanze collegate, una circostanza che, secondo la difesa, ne minava l’imparzialità e avrebbe dovuto condurre alla nullità dell’ordinanza.
2. Violazione delle norme sul MAE: La difesa sosteneva che la Corte d’appello avesse illegittimamente modificato la durata della consegna richiesta, basandosi su una semplice comunicazione informale del membro nazionale di Eurojust, senza un accordo formale tra le autorità giudiziarie coinvolte.
3. Carenza di potere di Eurojust: Si contestava che il membro nazionale di Eurojust non avesse la legittimazione a modificare un mandato di arresto europeo emesso da un’autorità giudiziaria estera.

La Decisione della Corte di Cassazione sul mandato di arresto europeo

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendo tutte le censure sollevate dalla difesa. La decisione consolida importanti principi in materia di cooperazione giudiziaria e di procedura penale interna.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha articolato la sua decisione su due pilastri argomentativi principali, offrendo una chiara interpretazione delle norme procedurali.

L’incompatibilità del giudice: motivo di ricusazione, non di nullità

Sul primo punto, la Corte ha ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza: l’esistenza di una causa di incompatibilità del giudice non determina la nullità del provvedimento emesso. L’incompatibilità, infatti, non incide sulla potestas iudicandi (il potere di giudicare), ma costituisce esclusivamente un motivo per cui la parte può chiedere la sostituzione del magistrato attraverso l’istituto della ricusazione.

La parte che ritiene un giudice non imparziale ha l’onere di presentare una formale istanza di ricusazione nei termini e nelle forme previste dal codice di rito. La semplice richiesta di astensione, come avvenuto nel caso di specie, non è sufficiente. In assenza di un interesse proprio e diretto del giudice nella causa, l’ordinanza rimane pienamente valida.

Il ruolo di Eurojust nella definizione delle condizioni di consegna

Riguardo al secondo e terzo motivo, strettamente connessi, la Corte ha qualificato le censure come manifestamente infondate. La legge sulla cooperazione giudiziaria (L. 69/2005) prevede che la consegna temporanea avvenga a “condizioni concordate” tra le autorità coinvolte, ma non prescrive una forma specifica per raggiungere tale accordo.

La Corte ha ritenuto del tutto plausibile e legittimo che questo accordo venga perfezionato attraverso l’intervento “agevolativo” di Eurojust. L’Agenzia europea, infatti, ha proprio il compito di facilitare e coordinare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri. Il membro nazionale presso Eurojust, agendo come ponte tra le autorità, può fornire quella “certezza” sul consenso dell’autorità emittente riguardo alle modalità operative della consegna (come la durata), senza che sia necessario un atto formale di modifica del mandato di arresto europeo originario. Questo approccio garantisce flessibilità ed efficienza, valori centrali nel sistema di cooperazione giudiziaria UE.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La sentenza in esame offre due importanti lezioni pratiche. In primo luogo, rafforza la necessità per le difese di utilizzare gli strumenti procedurali corretti: una presunta mancanza di imparzialità del giudice va contestata con l’istanza di ricusazione, non potendo essere invocata successivamente come causa di nullità. In secondo luogo, la decisione valorizza il ruolo di Eurojust come mediatore essenziale nel rendere fluido il meccanismo del mandato di arresto europeo. Si riconosce che la cooperazione giudiziaria si basa non solo su atti formali, ma anche su comunicazioni efficaci e affidabili tra le autorità, facilitate da organismi appositamente creati come Eurojust. Ciò conferma un approccio pragmatico volto a garantire il raggiungimento degli obiettivi di giustizia nello spazio europeo.

L’incompatibilità di un giudice rende nulla la sentenza?
No, secondo la Cassazione l’incompatibilità non causa la nullità della decisione ma costituisce un motivo di ricusazione, che la parte deve far valere con un’apposita istanza nei termini previsti dalla legge.

L’autorità giudiziaria italiana può modificare la durata di una consegna temporanea richiesta con un mandato di arresto europeo?
L’autorità giudiziaria non modifica unilateralmente il mandato, ma può definire le “condizioni concordate” per la consegna. La sentenza chiarisce che questo accordo può essere raggiunto anche tramite l’intervento di Eurojust, che fornisce la certezza del consenso dell’autorità emittente, senza necessità di un atto formale di modifica del mandato.

Qual è il ruolo di Eurojust nelle procedure di mandato di arresto europeo?
Eurojust ha un ruolo “agevolativo”. La Corte ha stabilito che il membro nazionale di Eurojust può legittimamente intervenire per facilitare la comunicazione e definire i dettagli operativi, come la durata della consegna temporanea, garantendo che ci sia un consenso certo tra le autorità giudiziarie coinvolte.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati