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Mandato d’arresto europeo revocato: la consegna salta

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di consegna basata su un mandato d’arresto europeo, poiché il mandato originale era stato revocato e sostituito dalle autorità tedesche durante il procedimento di appello. La Corte ha stabilito che la decisione impugnata si fondava su un titolo giuridico non più esistente, rendendola illegittima e ordinando l’immediata liberazione del ricorrente.

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Pubblicato il 27 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mandato d’Arresto Europeo Revocato: La Cassazione Annulla la Consegna

La cooperazione giudiziaria in Europa si fonda su strumenti efficaci come il mandato d’arresto europeo (MAE). Tuttavia, la procedura deve rispettare rigorosi principi di legalità. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 23296/2024) ha chiarito un punto cruciale: cosa succede se il MAE che giustifica la consegna di una persona viene revocato e sostituito mentre il processo è in corso? La risposta della Corte è stata netta: la consegna va annullata.

I Fatti del Caso: Una Truffa Internazionale con Criptovalute

Il caso riguarda un cittadino straniero accusato dalle autorità giudiziarie tedesche di truffa e tentata truffa in banda organizzata. Secondo l’accusa, a partire dal giugno 2023, l’indagato e i suoi complici avrebbero messo in atto un complesso piano per ingannare imprenditori tedeschi. Fingendosi interessati a investire nelle loro aziende, proponevano incontri a Milano durante i quali offrivano ingenti finanziamenti. La condizione era un deposito di garanzia pari al 10% dell’investimento, da versare in criptovaluta su un portafoglio virtuale (wallet) che, a dire dei truffatori, era gestito dalle vittime. In realtà, il wallet era sotto il loro controllo, permettendo loro di appropriarsi indebitamente delle somme versate.

Sulla base di queste accuse, il Tribunale distrettuale di Monaco di Baviera emetteva un mandato d’arresto europeo e la Corte di Appello di Milano ne disponeva la consegna alle autorità tedesche.

La Svolta Processuale: la Revoca del Mandato d’Arresto Europeo

Durante il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, emergeva un fatto nuovo e decisivo. L’autorità giudiziaria tedesca aveva revocato il mandato d’arresto europeo originale, emesso il 13 aprile 2024, sostituendolo integralmente con un nuovo mandato, datato 10 maggio 2024. Il nuovo provvedimento modificava anche i reati contestati, riducendoli da cinque a tre.

La difesa ha immediatamente eccepito l’illegittimità della consegna, in quanto disposta sulla base di un titolo cautelare e di un MAE che, di fatto, non esistevano più. La sentenza della Corte di Appello si fondava su un atto giuridico ormai privo di qualsiasi validità.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, annullando la sentenza impugnata senza rinvio. Il ragionamento dei giudici è lineare e fondato sul principio di legalità. La decisione di consegna era stata presa sulla base di un MAE emesso il 13 aprile. Poiché tale mandato è stato “revocato e sostituito”, la richiesta di assistenza giudiziaria su cui si fondava la sentenza della Corte di Appello ha perso la sua validità.

La Corte ha specificato che non può, in sede di legittimità, valutare il nuovo mandato d’arresto europeo. Questo compito spetta inderogabilmente alla Corte di Appello, che deve esaminare i presupposti per la consegna in prima istanza, garantendo il pieno diritto di difesa dell’interessato. La sostituzione del mandato non è una semplice modifica, ma un atto che crea un nuovo e diverso fondamento giuridico per la consegna. Procedere sulla base del vecchio titolo sarebbe stato come decidere su un atto inesistente.

Le Conclusioni

La sentenza stabilisce un principio fondamentale: la validità del mandato d’arresto europeo deve persistere per tutta la durata della procedura di consegna. Se il titolo originario viene integralmente sostituito, la decisione basata su di esso diventa illegittima e deve essere annullata. La conseguenza diretta per il ricorrente è stata la declaratoria di cessazione della misura cautelare e l’ordine di immediata scarcerazione. Questo caso sottolinea l’importanza del controllo rigoroso sulla base giuridica delle procedure di cooperazione internazionale, a tutela dei diritti fondamentali della persona.

Cosa succede se un mandato d’arresto europeo viene sostituito durante la procedura di consegna in Italia?
La sentenza della Corte di Appello che dispone la consegna sulla base del mandato originale deve essere annullata, poiché si fonda su un titolo giuridico che non è più valido.

La Corte di Cassazione può valutare la legittimità del nuovo mandato d’arresto europeo?
No, la Cassazione non può effettuare questa valutazione. L’esame dei presupposti del nuovo mandato deve essere svolto in prima istanza dalla competente Corte di Appello per garantire il corretto svolgimento del processo e i diritti di difesa.

Qual è stata la conseguenza finale per la persona richiesta in consegna in questo caso?
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza senza rinvio, ha dichiarato la cessazione della misura cautelare e ha ordinato l’immediata liberazione dell’individuo, a meno che non fosse detenuto per altre cause.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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