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Mandato Arresto Europeo: i dettagli necessari

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di una cittadina albanese contro la sua consegna al Belgio, richiesta tramite un Mandato Arresto Europeo per narcotraffico e altri reati. Il ricorso lamentava la genericità delle accuse. La Corte ha stabilito che, a seguito delle riforme del 2021, il mandato non deve più contenere ‘gravi indizi di colpevolezza’ ma solo una descrizione delle circostanze del reato (luogo, tempo, partecipazione), ritenendo sufficienti le informazioni fornite nel caso specifico.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mandato Arresto Europeo: Quando la Descrizione dei Fatti è Sufficiente?

Il Mandato Arresto Europeo (M.A.E.) rappresenta uno dei pilastri della cooperazione giudiziaria nell’Unione Europea, ma quali sono i requisiti minimi di dettaglio che deve contenere per essere considerato valido? Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 22063/2025) offre chiarimenti fondamentali, specialmente dopo le riforme legislative del 2021. Analizziamo la decisione per comprendere i limiti del sindacato del giudice italiano.

I Fatti del Caso: La Richiesta di Consegna

Una cittadina albanese era destinataria di un Mandato Arresto Europeo emesso da un Giudice Istruttore di Bruxelles. Le accuse erano gravi: coltivazione e traffico di sostanze stupefacenti, partecipazione a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico, falsificazione e uso di documenti falsi, e furto. La Corte di Appello di Firenze aveva accolto la richiesta di consegna avanzata dalle autorità belghe.

Il Ricorso in Cassazione: EAW Troppo Generico?

La difesa della donna ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che il Mandato Arresto Europeo fosse viziato da un’eccessiva genericità. Secondo il ricorso, il documento non specificava adeguatamente il grado di partecipazione della donna ai reati né il luogo esatto in cui sarebbero stati commessi. Questa insufficienza descrittiva, unita alla mancata richiesta di informazioni integrative da parte della Corte di Appello, avrebbe costituito una violazione del diritto di difesa.

L’Analisi della Cassazione sul Mandato Arresto Europeo

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo manifestamente infondato. La decisione si concentra sulla portata del controllo che il giudice dello Stato di esecuzione (in questo caso, l’Italia) può esercitare sulla precisione descrittiva di un M.A.E. emesso in fase di indagini (il cosiddetto M.A.E. processuale).

L’Evoluzione Normativa: Non Più Necessari i “Gravi Indizi”

Il punto cruciale dell’analisi della Corte riguarda l’evoluzione della normativa italiana sul Mandato Arresto Europeo, in particolare la Legge n. 69/2005, come modificata dal D.Lgs. n. 10/2021. La Corte sottolinea che la riforma ha espunto dal testo di legge il requisito che il mandato indicasse le fonti di prova e i “gravi indizi di colpevolezza”.

Di conseguenza, la mancanza di tali elementi non costituisce più un motivo per rifiutare la consegna. Ciò che la legge oggi richiede (art. 6, comma 1) è una descrizione delle circostanze del reato, che includa il momento, il luogo e il grado di partecipazione del soggetto. La valutazione sulla fondatezza dell’accusa è di competenza esclusiva dell’autorità giudiziaria emittente.

La Richiesta di Informazioni Integrative

Per quanto riguarda la mancata richiesta di ulteriori informazioni all’autorità belga (ai sensi dell’art. 16 della L. 69/2005), la Cassazione ha ribadito un principio consolidato: tale potere non può essere utilizzato in modo “esplorativo”. Una richiesta di integrazione deve essere specifica e supportata da argomentazioni concrete che ne dimostrino la necessità ai fini della decisione, cosa che nel caso di specie non è avvenuta.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte si fondano su una chiara interpretazione della normativa vigente. Il legislatore del 2021 ha voluto semplificare e accelerare la procedura di consegna, basandola sul principio di reciproca fiducia tra gli Stati membri. Il controllo del giudice italiano non deve trasformarsi in un’anticipazione del giudizio di merito, ma deve limitarsi a verificare la sussistenza dei requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge per la consegna. Nel caso specifico, il M.A.E. conteneva gli elementi essenziali richiesti dalla nuova normativa, descrivendo in modo sufficiente le condotte contestate per consentire alla persona richiesta di esercitare il proprio diritto di difesa.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza consolida l’orientamento post-riforma del 2021. Le implicazioni pratiche sono significative:

1. Focus sulla Descrizione Fattuale: La difesa contro un Mandato Arresto Europeo processuale deve concentrarsi sulla carenza degli elementi descrittivi essenziali (tempo, luogo, partecipazione), piuttosto che sulla mancanza di prove o indizi.
2. Limiti alla Richiesta di Integrazione: Non è sufficiente lamentare una genericità astratta per ottenere dal giudice la richiesta di informazioni supplementari. È necessario dimostrare perché quelle informazioni sono indispensabili per decidere sulla legittimità della consegna.
3. Fiducia nel Sistema Giudiziario Emittente: Viene rafforzato il principio del mutuo riconoscimento, limitando il sindacato del giudice dell’esecuzione agli aspetti previsti dalla legge e lasciando la valutazione sulla colpevolezza interamente allo Stato richiedente.

È necessario che un Mandato di Arresto Europeo contenga i gravi indizi di colpevolezza?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che, a seguito della riforma del 2021, il M.A.E. processuale non deve più contenere l’indicazione delle fonti di prova o dei gravi indizi di colpevolezza. La loro assenza non è motivo di rifiuto della consegna.

Quando può essere richiesta un’integrazione di informazioni per un Mandato Arresto Europeo?
La richiesta di informazioni integrative all’autorità emittente non può avere carattere esplorativo o generico. Deve essere specificamente formulata e motivata, dimostrando perché le informazioni aggiuntive sono necessarie e funzionali alla decisione sulla consegna.

Quali elementi deve contenere un Mandato Arresto Europeo per essere considerato valido oggi?
Secondo la normativa vigente (art. 6, comma 1, L. 69/2005), il mandato processuale deve contenere una descrizione delle circostanze della commissione del reato, includendo il momento, il luogo e il grado di partecipazione del soggetto ricercato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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