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Mandato ad impugnare: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso a causa della mancata presentazione dello specifico mandato ad impugnare, richiesto a pena di nullità dall’art. 581, comma 1-quater, cod. proc. pen. La decisione sottolinea l’importanza del rispetto rigoroso dei requisiti formali per l’esercizio del diritto di difesa, condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mandato ad Impugnare: L’Errore Formale che Costa Caro

Nel processo penale, la forma è sostanza. Un principio che emerge con forza da una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la quale ha ribadito l’importanza cruciale del rispetto dei requisiti procedurali per l’ammissibilità di un ricorso. Al centro della questione vi è il cosiddetto mandato ad impugnare, un atto specifico la cui assenza può precludere l’accesso alla giustizia e comportare conseguenze economiche significative per l’imputato. L’ordinanza in esame offre uno spaccato chiaro di come un vizio formale possa vanificare le argomentazioni di merito di una difesa.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una sentenza del Tribunale di Rovereto, integralmente confermata dalla Corte di appello di Trento, che aveva condannato un’imputata per i reati di truffa in concorso. Ritenendo ingiusta la decisione, l’imputata, tramite il proprio difensore, decideva di presentare ricorso per Cassazione. I motivi del ricorso erano due: la contestazione della affermazione di responsabilità penale e la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche. Si trattava, dunque, di un ricorso che mirava a rimettere in discussione il cuore della sentenza di condanna.

Il Ricorso per Cassazione e il Vizio Procedurale Rilevato

Tuttavia, prima ancora di poter valutare la fondatezza delle doglianze difensive, la Suprema Corte ha rilevato un ostacolo insormontabile. Insieme all’atto di impugnazione, la difesa non aveva depositato lo “specifico mandato ad impugnare, rilasciato dopo la pronuncia della sentenza”. Questo documento è un requisito fondamentale previsto dall’articolo 581, comma 1-quater, del codice di procedura penale, specialmente quando l’imputato è assente. La norma richiede, a pena di inammissibilità, che tale mandato contenga anche la dichiarazione o l’elezione di domicilio.

L’Importanza del Mandato ad Impugnare nel Processo

Il mandato ad impugnare non è una mera formalità. Serve a garantire che la volontà di proseguire il percorso giudiziario provenga effettivamente dall’imputato e che quest’ultimo sia consapevole delle conseguenze del procedimento. È una garanzia che acquista ancora più valore nel giudizio di legittimità, dove si discutono questioni di diritto di fondamentale importanza. L’assenza di questo atto specifico mina alla base la legittimazione del difensore a presentare il ricorso.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, constatata la “carenza di legittimazione”, ha dichiarato il ricorso inammissibile senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione è stata presa con una procedura semplificata, cosiddetta de plano, prevista dall’art. 610, comma 5-bis c.p.p., per i casi di manifesta inammissibilità. I giudici hanno sottolineato come la mancanza del mandato specifico, richiesto a pena di inammissibilità, impedisca qualsiasi valutazione sulle argomentazioni difensive. La norma è chiara e non ammette deroghe. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto per un vizio puramente procedurale. Ai sensi dell’art. 616 c.p.p., l’inammissibilità ha comportato la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende, a titolo di sanzione pecuniaria per la colpa nell’aver promosso un’impugnazione inammissibile.

Conclusioni

Questa ordinanza è un monito per tutti gli operatori del diritto sull’importanza della diligenza e della precisione nella gestione degli adempimenti processuali. Dimostra come la difesa penale non si esaurisca nella preparazione di argomentazioni giuridiche persuasive, ma richieda anche un’attenzione meticolosa agli aspetti formali che regolano l’accesso ai mezzi di impugnazione. Un errore, come la mancata allegazione del mandato ad impugnare, può avere effetti definitivi e precludere all’imputato la possibilità di far valere le proprie ragioni, con l’ulteriore aggravio di sanzioni economiche. La cura della forma, nel diritto, è la prima garanzia per la tutela della sostanza dei diritti.

Perché il ricorso per Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per “carenza di legittimazione”, poiché non era stato depositato lo specifico mandato ad impugnare, un documento richiesto a pena di inammissibilità dall’art. 581, comma 1-quater, del codice di procedura penale.

Cosa deve contenere il mandato ad impugnare per essere valido secondo la norma citata?
Il mandato deve essere rilasciato specificamente per l’impugnazione dopo la pronuncia della sentenza e, nel caso di imputato assente, deve contenere la dichiarazione o l’elezione di domicilio.

Quali sono state le conseguenze economiche per la ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende a titolo di sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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