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Legittimo impedimento difensore: rinvio obbligatorio

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza del Tribunale di Trapani che aveva negato il rinvio di un’udienza nonostante il legittimo impedimento del difensore di fiducia. La Suprema Corte ha ribadito che l’art. 420-ter c.p.p. si applica anche nella fase di esecuzione della pena, rendendo obbligatorio il rinvio per garantire il diritto di difesa, a prescindere dalla natura camerale dell’udienza.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Legittimo impedimento difensore: un diritto inviolabile anche in fase esecutiva

Il diritto alla difesa è uno dei pilastri fondamentali del nostro ordinamento giuridico, e la sua piena attuazione dipende dalla presenza effettiva e consapevole del legale scelto dall’interessato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 7070/2025) ha riaffermato un principio cruciale: il legittimo impedimento del difensore costituisce una causa inderogabile di rinvio dell’udienza non solo durante il processo di cognizione, ma anche nella fase successiva dell’esecuzione della pena. Questa pronuncia chiarisce che la natura ‘camerale’ dell’udienza non può comprimere un diritto così fondamentale.

I Fatti del Caso: La Revoca della Sospensione Condizionale

Il caso trae origine da una decisione del Tribunale di Trapani, che aveva revocato il beneficio della sospensione condizionale della pena precedentemente concesso a un cittadino. L’udienza in cui è stata presa tale decisione si è svolta nonostante il difensore di fiducia del condannato avesse presentato una formale istanza di rinvio, documentando un legittimo impedimento difensore dovuto a un concomitante impegno professionale.

Il Tribunale, tuttavia, ha rigettato la richiesta. La motivazione addotta si basava sulla presunta ‘non indispensabilità’ della presenza del difensore di fiducia in un’udienza di esecuzione, definita ‘camerale’. Di conseguenza, il giudice ha nominato un difensore d’ufficio immediatamente reperibile e ha proceduto con la discussione, culminata nella revoca del beneficio. Contro questa ordinanza, il condannato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una palese violazione del diritto di difesa.

La Decisione della Cassazione sul Legittimo Impedimento del Difensore

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, annullando con rinvio l’ordinanza del Tribunale di Trapani. I giudici di legittimità hanno censurato l’approccio del tribunale territoriale, definendolo in contrasto con l’orientamento ormai consolidato della giurisprudenza.

Le Motivazioni della Corte

La Cassazione ha chiarito che la disciplina prevista dall’articolo 420-ter, comma 5, del codice di procedura penale, che regola il rinvio per legittimo impedimento del difensore, trova piena applicazione anche nel procedimento di esecuzione. Questo orientamento era già stato espresso in precedenti pronunce (come la n. 13775/2021 e la n. 17775/2022), che la Corte ha inteso ribadire con forza.

L’assunto del Tribunale sulla ‘non indispensabilità’ del difensore è stato ritenuto erroneo. Il diritto di essere assistito dal proprio legale di fiducia è inviolabile in ogni stato e grado del procedimento, inclusa la fase esecutiva, che incide direttamente sulla libertà personale del condannato. La nomina di un difensore d’ufficio in sostituzione del legale di fiducia legittimamente impedito costituisce una violazione insanabile, che invalida l’atto compiuto e tutte le sue conseguenze.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La sentenza in esame rafforza un principio di garanzia fondamentale: non esistono fasi processuali ‘minori’ in cui il diritto di difesa possa essere compresso. La richiesta di rinvio basata su un legittimo impedimento del difensore non è una facoltà discrezionale del giudice, ma un obbligo, a patto che l’impedimento sia reale, documentato e comunicato tempestivamente. La decisione del Tribunale di Trapani è stata annullata e il caso dovrà essere nuovamente discusso, questa volta garantendo al condannato la piena assistenza del suo avvocato di fiducia. Questa pronuncia serve da monito per tutti i tribunali, riaffermando che le garanzie difensive non ammettono eccezioni basate sulla natura o sulla fase del procedimento.

Il legittimo impedimento del difensore è una valida causa di rinvio anche nella fase di esecuzione della pena?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che le norme sul legittimo impedimento del difensore (art. 420-ter c.p.p.) si applicano anche nel procedimento di esecuzione, rendendo obbligatorio il rinvio dell’udienza.

Cosa accade se un giudice nega il rinvio per legittimo impedimento e nomina un avvocato d’ufficio?
L’ordinanza emessa a seguito di un’udienza celebrata in queste condizioni è illegittima per violazione del diritto di difesa. Può essere, quindi, annullata dalla Corte di Cassazione, come avvenuto nel caso di specie.

La natura ‘camerale’ di un’udienza, come quella di esecuzione, giustifica il mancato rinvio?
No. La Corte ha chiarito che la natura dell’udienza non può essere usata come pretesto per comprimere il diritto inviolabile alla difesa. La regola sul rinvio per legittimo impedimento si applica a prescindere dal rito seguito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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