Legittimo Impedimento Difensore: la Cassazione Ribadisce i Requisiti di Validità
Il legittimo impedimento del difensore è un istituto fondamentale a garanzia del diritto di difesa, ma la sua applicazione è soggetta a condizioni rigorose. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre l’occasione per fare chiarezza sui doveri dell’avvocato che chiede un rinvio per un concomitante impegno professionale, sottolineando in particolare il requisito della tempestività.
I Fatti di Causa
Il caso ha origine dalla decisione del Tribunale di Sorveglianza di rigettare un’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali presentata da un condannato. In via preliminare, il Tribunale aveva respinto anche la richiesta di rinvio dell’udienza avanzata dal difensore. Quest’ultimo aveva addotto, quale motivo, un concomitante impegno professionale in un altro procedimento pendente presso un diverso Tribunale.
Il Tribunale di Sorveglianza ha negato il rinvio osservando un dettaglio cronologico decisivo: la nomina del legale in quel secondo procedimento era avvenuta in una data successiva a quella in cui era già stata fissata l’udienza di sorveglianza. Di conseguenza, il difensore, accettando il nuovo incarico, era consapevole del conflitto di date. Contro questa decisione, il condannato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una violazione del proprio diritto di difesa.
L’Analisi sul Legittimo Impedimento del Difensore da Parte della Cassazione
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile per manifesta infondatezza e per violazione del principio di autosufficienza. Nel farlo, ha richiamato i consolidati principi enunciati dalle Sezioni Unite in materia di legittimo impedimento del difensore. Secondo la giurisprudenza, l’impegno professionale in un altro procedimento costituisce un valido motivo di rinvio solo se l’avvocato adempie a precisi oneri di allegazione.
Il giudice di merito, nel caso specifico, aveva correttamente applicato tali principi, evidenziando come la richiesta del difensore mancasse del requisito fondamentale della tempestività. La Cassazione ha quindi confermato che la mancata tempestività nella comunicazione dell’impedimento è motivo sufficiente per respingere la richiesta di rinvio.
Le Motivazioni della Corte
La decisione della Cassazione si fonda su un consolidato orientamento giurisprudenziale, che subordina la concessione del rinvio per legittimo impedimento a quattro condizioni precise che il difensore deve dimostrare:
1. Tempestività: Prospettare l’impedimento non appena si è a conoscenza della contemporaneità dei diversi impegni.
2. Essenzialità: Specificare le ragioni che rendono essenziale la propria presenza nel diverso processo.
3. Assenza di un codifensore: Dichiarare l’assenza, nell’altro procedimento, di un altro avvocato che possa validamente difendere l’imputato.
4. Impossibilità di sostituzione: Rappresentare l’impossibilità di farsi sostituire da un collega ai sensi dell’art. 102 c.p.p., sia nel processo per cui si intende partecipare sia in quello per cui si chiede il rinvio.
Nel caso in esame, il Tribunale di Sorveglianza prima, e la Corte di Cassazione poi, hanno posto l’accento sulla violazione del primo requisito. Accettando un incarico che si sapeva essere in conflitto con un’udienza già fissata, il difensore ha creato egli stesso la situazione di sovrapposizione. Questa condotta non può essere considerata un impedimento assoluto e imprevedibile, ma piuttosto una scelta organizzativa del professionista che non può ledere le esigenze di celerità del processo. Inoltre, la Corte ha rilevato che il ricorso mancava del principio di autosufficienza, non avendo riportato tutti gli elementi necessari per consentire alla Corte di valutare la fondatezza delle doglianze senza dover consultare altri atti.
Conclusioni
Questa ordinanza riafferma con forza la responsabilità dell’avvocato nella gestione dei propri impegni professionali. Il diritto al rinvio per legittimo impedimento del difensore non è automatico, ma è subordinato a una dimostrazione rigorosa, puntuale e soprattutto tempestiva delle condizioni che lo giustificano. Per i legali, la lezione è chiara: la comunicazione all’autorità giudiziaria di un potenziale conflitto di impegni deve essere immediata. Qualsiasi ritardo, o l’accettazione di nuovi incarichi in conflitto con date già note, può comportare il rigetto dell’istanza di rinvio, con possibili conseguenze negative sulla difesa del proprio assistito e la condanna al pagamento delle spese, come avvenuto nel caso di specie.
Quando un impegno professionale dell’avvocato costituisce legittimo impedimento?
Un impegno professionale concomitante costituisce legittimo impedimento solo se il difensore dimostra, con richiesta tempestiva, le ragioni che rendono essenziale la sua presenza, l’assenza di un codifensore e l’impossibilità di essere sostituito in uno dei due processi.
Quali sono i doveri dell’avvocato che chiede un rinvio per legittimo impedimento?
L’avvocato deve comunicare l’impedimento non appena ne viene a conoscenza, specificare perché la sua presenza è indispensabile nell’altro procedimento, attestare che non vi sono altri difensori e che non può nominare un sostituto.
Perché la tempestività della richiesta di rinvio è così importante?
La tempestività è cruciale perché dimostra che l’impedimento non deriva da una scelta negligente o da una cattiva organizzazione del difensore. Se un avvocato accetta un nuovo incarico sapendo che la data dell’udienza è in conflitto con una già fissata, la sua richiesta di rinvio può essere respinta per mancanza di tempestività, come stabilito nel caso di specie.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 10148 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 10148 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 14/11/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CATANIA il 14/05/1976
avverso l’ordinanza del 12/03/2024 del TRIB. SORVEGLIANZA di BARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
PREMESSO
che, con l’ordinanza in epigrafe, il Tribunale di sorveglianza di Bari ha rigettato l’istanza di affidamento in prova formulata da NOME COGNOME; che, in via preliminare, il Tribunale ha disatteso l’istanza di rinvio presentata dal difensore del COGNOME per concomitante impegno professionale, osservando che la nomina del predetto legale nel procedimento di cognizione pendente innanzi al Tribunale di Ferrara, con imputato libero, era intervenuta in data successiva (22
febbraio 2024) alla fissazione dell’udienza di sorveglianza;
LETTO
il ricorso per cassazione, con il quale l’interessato, per il tramite del difensore deduce violazione di legge e vizio di motivazione, anche con riferimento alla violazione del diritto di difesa subita dal condannato;
CONSIDERATO
che l’impegno professionale del difensore in altro procedimento costituisce legittimo impedimento che dà luogo ad assoluta impossibilità a comparire, ai sensi dell’art. 420 ter, comma quinto, cod. proc. pen., a condizione che il difensore: a) prospetti l’impedimento non appena conosciuta la contemporaneità dei diversi impegni; b) indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale l’espletamento della sua funzione nel diverso processo; c) rappresenti l’assenza in detto procedimento di altro codifensore che possa validamente difendere l’imputato; d) rappresenti l’impossibilità di avvalersi di un sostituto ai sensi dell’a 102 cod. proc. pen. sia nel processo a cui intende partecipare sia in quello di cui chiede il rinvio (Sez. U, n. 4909 del 18/12/2014, dep. 2015, Torchio, Rv. 262912 – 01);
che, nel respingere l’istanza di rinvio, il giudice a quo si è attenuto agli enunciati principi, evidenziando la mancata tempestività dell’istanza medesima;
RITENUTO
pertanto, che il ricorso va dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza, oltre che per mancato rispetto del principio di autosufficienza;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso in Roma, il 14 novembre 2024
Il Consigliere estensore
“« DEPOSITATA
Il Presidente