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Interesse ad impugnare: quando un ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un indagato che, pur avendo ottenuto l’annullamento di una misura cautelare, ne contestava le motivazioni sui gravi indizi di colpevolezza. La Corte ribadisce che l’interesse ad impugnare deve essere concreto e attuale, finalizzato a ottenere un risultato più vantaggioso, non una mera correzione della motivazione di un provvedimento già favorevole.

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Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Interesse ad Impugnare: Vincere non Basta se si Contesta la Motivazione

Nel processo penale, l’obiettivo di un’impugnazione non è ottenere una vittoria di principio, ma un vantaggio concreto. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36738 del 2024, riafferma un caposaldo della procedura: senza un interesse ad impugnare che sia immediato, concreto e attuale, il ricorso è destinato all’inammissibilità. Questo principio si applica anche quando un indagato, pur avendo ottenuto l’annullamento di una misura cautelare, decide di contestare le motivazioni della decisione a lui favorevole.

I Fatti del Caso

Un soggetto veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché ritenuto partecipe di un’associazione per delinquere, con il ruolo di ‘prestanome’ in una società riconducibile al gruppo criminale.

Il Tribunale del Riesame, pur confermando la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico, annullava la misura. La ragione? La mancanza di esigenze cautelari attuali. Le attività illecite contestate si erano fermate a diversi anni prima (2019), rendendo la misura non più necessaria.

Nonostante l’esito favorevole – la revoca della misura e il ripristino della sua piena libertà – l’indagato decideva di ricorrere in Cassazione. L’obiettivo non era modificare il dispositivo della sentenza (già a suo favore), ma contestare la parte della motivazione in cui il Tribunale aveva ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. In pratica, voleva un’assoluzione ‘nel merito’ anche in quella fase preliminare.

La Decisione della Cassazione e l’Interesse ad Impugnare

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per carenza di interesse ad impugnare. I giudici hanno spiegato che l’interesse a presentare un ricorso non può basarsi su una mera ‘soccombenza teorica’, ovvero sul non essere d’accordo con le ragioni di una decisione che, nella pratica, ha prodotto il massimo risultato utile per l’interessato.

In questo caso, l’indagato aveva già ottenuto l’annullamento della misura cautelare. Un eventuale accoglimento del suo ricorso in Cassazione non avrebbe potuto portargli un risultato più vantaggioso di quello già conseguito. L’impugnazione era, quindi, priva di quello scopo utilitaristico che la legge richiede.

Le Motivazioni: Il Principio dell’Interesse Concreto e Attuale

La Corte ha ribadito che, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, l’interesse ad impugnare deve essere valutato secondo una prospettiva utilitaristica. L’appellante deve perseguire due finalità:
1. Finalità negativa: Rimuovere una situazione di svantaggio processuale derivante dalla decisione impugnata.
2. Finalità positiva: Conseguire un’utilità, ovvero una decisione più vantaggiosa.

Nel caso specifico, l’indagato non si trovava più in una situazione di svantaggio, poiché la misura coercitiva era stata revocata. Di conseguenza, non poteva ottenere alcuna utilità aggiuntiva. La Corte ha inoltre chiarito un punto cruciale: la valutazione sui gravi indizi di colpevolezza effettuata in sede cautelare non ha alcun effetto vincolante per il giudice del dibattimento. Quest’ultimo, nel processo vero e proprio, dovrà condurre una valutazione autonoma e indipendente di tutte le prove, senza essere pregiudicato dalle decisioni prese in fase preliminare. Pertanto, la motivazione del Tribunale del Riesame non creava alcun pregiudizio giuridicamente rilevante per la posizione processuale futura del ricorrente.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa sentenza offre una lezione fondamentale sulla strategia processuale. Le impugnazioni non sono uno strumento per ottenere affermazioni di principio o per correggere motivazioni sgradite di decisioni comunque favorevoli. Devono essere mirate a un obiettivo pratico e raggiungibile. Ricorrere senza un interesse ad impugnare concreto e attuale non solo è inutile, ma comporta anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione della Cassazione, quindi, serve da monito: ogni azione legale deve essere attentamente ponderata in termini di costi e benefici concreti, evitando ricorsi destinati a scontrarsi con una declaratoria di inammissibilità.

È possibile impugnare una decisione favorevole solo per contestarne le motivazioni?
No. Secondo la Corte, l’impugnazione è ammissibile solo se mira a ottenere un risultato pratico più vantaggioso (un’utilità). Contestare la sola motivazione di una decisione già favorevole non costituisce un interesse giuridicamente tutelato, poiché non rimuove uno svantaggio né produce un beneficio concreto e attuale.

Cosa si intende per ‘carenza di interesse’ in un ricorso?
Significa che, anche in caso di accoglimento, il ricorso non porterebbe al ricorrente alcun vantaggio pratico, concreto e attuale rispetto alla situazione già esistente. L’interesse deve essere finalizzato a un risultato utile e non a una mera correzione teorica della decisione giudiziaria.

La valutazione sui gravi indizi di colpevolezza fatta in fase cautelare vincola il giudice del processo?
No. La sentenza chiarisce che il giudice del dibattimento (cioè del processo vero e proprio) ha il potere-dovere di effettuare una valutazione autonoma e indipendente delle prove. Le conclusioni raggiunte in sede cautelare sulla sussistenza dei gravi indizi non hanno efficacia vincolante e non pregiudicano la decisione finale sul merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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