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Ingiusta detenzione: sì alla sospensione feriale

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25010/2025, ha stabilito che il termine biennale per presentare la domanda di riparazione per ingiusta detenzione è soggetto alla sospensione feriale. La Corte ha annullato l’ordinanza di un tribunale inferiore che aveva dichiarato tardiva una richiesta, affermando che, essendo l’azione giudiziaria l’unico rimedio per tutelare il diritto all’indennizzo, il relativo termine di decadenza ha natura processuale e va quindi sospeso durante il periodo estivo.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ingiusta Detenzione: la Sospensione Feriale si Applica al Termine per il Risarcimento

Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha consolidato un principio fondamentale a tutela di chi ha subito una ingiusta detenzione, stabilendo che il termine di due anni per presentare la domanda di riparazione è soggetto alla sospensione feriale dei termini. Questa decisione chiarisce un importante aspetto procedurale e rafforza le garanzie per i cittadini ingiustamente privati della libertà.

I Fatti del Caso

Un cittadino, dopo essere stato definitivamente assolto con sentenza passata in giudicato il 20 giugno 2020, presentava una richiesta di riparazione per l’ingiusta detenzione subita. La domanda veniva depositata il 20 luglio 2022. La Corte d’Appello competente dichiarava la richiesta inammissibile per tardività, ritenendo che il termine biennale previsto dall’art. 315 del codice di procedura penale fosse scaduto il 20 giugno 2022, senza considerare la sospensione dei termini processuali durante il periodo estivo.

L’interessato proponeva quindi ricorso in Cassazione, sostenendo che la Corte territoriale avesse errato nel non applicare la sospensione feriale, un’omissione che rendeva, a suo dire, la sua domanda tempestiva.

La Decisione della Corte sulla Domanda per ingiusta detenzione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, annullando senza rinvio l’ordinanza impugnata. Gli Ermellini hanno affermato che il termine biennale per la proposizione della domanda di riparazione per ingiusta detenzione rientra tra i termini processuali soggetti alla sospensione feriale, come disciplinato dalla Legge n. 742 del 1969. Di conseguenza, la Corte d’Appello avrebbe dovuto aggiungere al calcolo del termine i giorni di sospensione (31 per ogni anno), rendendo la domanda del ricorrente pienamente tempestiva.

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Suprema Corte si fonda su un consolidato orientamento giurisprudenziale che ha superato precedenti decisioni di segno contrario. I giudici hanno chiarito diversi punti cruciali:

1. Natura del Termine: Sebbene il termine di due anni sia un termine di decadenza, esso è fissato per l’atto introduttivo di un giudizio. La Corte ha recepito un principio elaborato dalle Sezioni Unite Civili, secondo cui la sospensione feriale si applica anche ai termini per l’instaurazione di un processo quando l’azione giudiziaria rappresenta l’unico rimedio per far valere il diritto leso.

2. Unico Rimedio Disponibile: La domanda di riparazione per ingiusta detenzione costituisce, per l’appunto, l’unico strumento a disposizione del cittadino per ottenere il riconoscimento del diritto all’indennizzo. Questo la qualifica come un atto per cui la sospensione dei termini è necessaria a garantire la piena tutela del diritto.

3. Natura Civile del Rapporto: Pur essendo inserito in una procedura che si svolge davanti al giudice penale, il rapporto processuale relativo alla riparazione ha una natura sostanzialmente civile. Esso riguarda, infatti, una controversia patrimoniale tra un privato e lo Stato. Questa natura civilistica rafforza l’applicazione di principi generali come la sospensione feriale dei termini.

Di conseguenza, la Corte ha concluso che il termine biennale ha natura (anche) processuale e deve essere sospeso durante il periodo feriale. La Corte d’Appello, non tenendo conto dei sessantadue giorni totali di sospensione (per gli anni 2020 e 2021), ha erroneamente calcolato la scadenza e dichiarato tardiva una domanda che invece era stata presentata nei tempi corretti.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa sentenza consolida un’interpretazione garantista e coerente del sistema normativo. Le implicazioni pratiche sono significative: i cittadini che hanno subito una ingiusta detenzione e i loro difensori possono contare su un lasso di tempo effettivo più lungo per preparare e presentare la domanda di riparazione, senza essere penalizzati dalla pausa estiva dell’attività giudiziaria. La decisione ribadisce che la tutela dei diritti fondamentali, come quello alla libertà personale e al conseguente indennizzo in caso di violazione, deve prevalere su interpretazioni formalistiche restrittive. Si tratta di un passo avanti per l’uniformità del diritto e per la protezione concreta delle persone lese da errori giudiziari.

Il termine di due anni per chiedere la riparazione per ingiusta detenzione è soggetto alla sospensione feriale?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che il termine biennale per la presentazione della domanda di riparazione è soggetto alla sospensione dei termini nel periodo feriale (1-31 agosto).

Perché questo termine viene considerato ‘processuale’ e quindi sospeso?
Perché la proposizione della domanda di riparazione è l’unico rimedio giuridico disponibile per ottenere il riconoscimento del diritto all’indennizzo. Seguendo un principio delle Sezioni Unite Civili, quando un’azione legale è l’unica via per tutelare un diritto, il termine per avviarla è considerato processuale e soggetto a sospensione.

Qual è la natura del procedimento di riparazione per ingiusta detenzione?
Secondo la Corte, sebbene la procedura si svolga davanti a un giudice penale, il rapporto ha una natura sostanzialmente civile. Infatti, riguarda una controversia patrimoniale tra un cittadino, titolare del diritto alla riparazione, e lo Stato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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