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Incaricato di pubblico servizio: no per lo steward

La Cassazione ha stabilito che lo steward addetto al controllo biglietti non riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio. La sua attività è materiale e priva di poteri autoritativi. Di conseguenza, è stata annullata la condanna per corruzione emessa nei confronti di uno steward che aveva permesso l’ingresso a tifosi senza biglietto in cambio di denaro.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Incaricato di pubblico servizio: la Cassazione esclude la qualifica per gli steward

Con la recente sentenza n. 23333/2025, la Corte di Cassazione ha affrontato una questione di grande rilevanza pratica: la qualifica giuridica degli steward impiegati negli stadi. La Corte ha stabilito che questi operatori non possono essere considerati incaricato di pubblico servizio, una conclusione che ha importanti implicazioni, soprattutto in relazione ai reati contro la Pubblica Amministrazione come la corruzione. Analizziamo insieme la decisione per comprenderne le fondamenta e le conseguenze.

I Fatti del Caso: Corruzione ai Cancelli dello Stadio

Il caso trae origine da un episodio avvenuto durante una partita di calcio. Uno steward, in servizio presso uno dei cancelli di accesso al settore ospiti, aveva ricevuto una somma di denaro da alcuni tifosi per consentire loro di entrare allo stadio senza essere in possesso di un regolare biglietto. Sia lo steward che i tifosi corruttori erano stati condannati in primo grado e in appello per il reato di corruzione propria.
La condanna si basava sull’assunto che lo steward, svolgendo funzioni di controllo accessi in una manifestazione pubblica, rivestisse la qualifica di incaricato di pubblico servizio.

La Questione Giuridica: Lo Steward è un Incaricato di Pubblico Servizio?

Tutti gli imputati hanno presentato ricorso in Cassazione, sostenendo un unico motivo: la violazione di legge riguardo alla qualifica giuridica dello steward. La difesa ha argomentato che le funzioni dello steward, pur essendo regolamentate, non integrano un pubblico servizio. A riprova di ciò, hanno evidenziato l’esistenza di norme specifiche (come l’art. 6-quater della L. 401/1989) che estendono agli steward la tutela penale prevista per i pubblici ufficiali solo per determinati reati (es. violenza o minaccia). Se gli steward fossero già considerati incaricato di pubblico servizio, tali norme sarebbero superflue e meramente ripetitive della disciplina generale contenuta nell’art. 358 del codice penale.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha ritenuto fondati i ricorsi, procedendo a un’analisi dettagliata del quadro normativo che regola la figura dello steward.

Analisi del Contesto Normativo

La Corte ha ricostruito il complesso di norme che disciplinano la sicurezza negli stadi (D.M. 8 agosto 2007, L. 401/1989 e successive modifiche). Da questa analisi emerge chiaramente che:
1. Natura Privatistica del Rapporto: Gli steward sono legati da un rapporto di natura privatistica con le società sportive organizzatrici degli eventi.
2. Funzioni Materiali e Non Pubbliche: Le loro mansioni sono specificamente circoscritte. Essi si occupano del controllo dei titoli di accesso, dell’instradamento degli spettatori e del rispetto del regolamento d’uso dell’impianto. La legge vieta espressamente agli steward di esercitare pubbliche funzioni, che sono riservate in via esclusiva agli organi di polizia.
3. Assenza di Poteri Coercitivi: I poteri attribuiti agli steward sono limitati. In caso di violazioni, possono negare l’accesso o invitare il trasgressore ad allontanarsi. Se la persona non obbedisce, lo steward non può usare la forza ma deve limitarsi a segnalare l’accaduto alle Forze dell’Ordine. I loro poteri sono di mera segnalazione e non hanno natura autoritativa o coercitiva.

La Differenza con l’Incaricato di Pubblico Servizio

La Cassazione ha ribadito che la qualifica di incaricato di pubblico servizio presuppone lo svolgimento di un’attività intellettiva, di rango intermedio tra la pubblica funzione e le mansioni d’ordine, che implichi la formazione o manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o un’attività ausiliaria con un certo grado di autonomia. L’attività dello steward, invece, si risolve in un mero controllo materiale (verifica della corrispondenza tra biglietto e documento) e nell’esecuzione di ordini di servizio, senza alcuna discrezionalità o potere di adottare atti conformativi del comportamento del destinatario.

L’Argomento Decisivo: la Tutela Penale Specifica

Il punto cruciale della motivazione risiede proprio nell’interpretazione delle norme che estendono la tutela penale agli steward. La Corte afferma che se il legislatore ha sentito la necessità di creare una protezione ‘ad hoc’ per gli steward contro reati come la violenza e la minaccia, è proprio perché essi sono privi della qualifica pubblicistica generale. Se fossero già incaricato di pubblico servizio, sarebbero automaticamente protetti dalle norme generali del codice penale, rendendo gli interventi legislativi specifici non solo inutili ma anche di dubbia legittimità costituzionale.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha stabilito che lo steward addetto ai controlli negli stadi non riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio. La sua attività è di natura prettamente materiale, ausiliaria e priva di poteri autoritativi, svolta nell’ambito di un rapporto privatistico. Di conseguenza, non può essere soggetto attivo del reato di corruzione, che richiede necessariamente una qualifica pubblicistica. La sentenza impugnata è stata quindi annullata, affermando un principio di diritto chiaro che delimita nettamente le funzioni e le responsabilità di queste figure fondamentali per la sicurezza degli eventi sportivi.

Uno steward può essere considerato un incaricato di pubblico servizio?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che gli steward svolgono un’attività di natura materiale e privatistica, priva dei poteri autoritativi e certificativi che caratterizzano l’incaricato di pubblico servizio.

Perché la legge estende agli steward alcune tutele penali se non sono pubblici agenti?
Proprio questa estensione specifica (ad esempio, contro la violenza) dimostra che non possiedono la qualifica generale. Se fossero già incaricati di pubblico servizio, godrebbero dello statuto penale generale e tali norme specifiche sarebbero inutili e ridondanti.

Quali sono i poteri effettivi di uno steward durante il controllo accessi?
Lo steward può verificare il titolo di accesso, controllare l’identità, negare l’ingresso in caso di irregolarità e invitare a lasciare l’impianto. Tuttavia, non può usare la forza o imporre decisioni coercitive; in caso di dissenso o violazioni, il suo unico potere è quello di segnalare la situazione alle Forze dell’Ordine presenti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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