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Inammissibilità ricorso: spese e sanzione pecuniaria

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea che un appello infondato comporta non solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questo caso evidenzia le severe conseguenze legate all’inammissibilità ricorso.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Le Conseguenze di un Appello Infondato in Cassazione

L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione, Sezione Penale, il 23 maggio 2025, offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un appello giudicato privo dei requisiti di legge. Il caso in esame, conclusosi con una declaratoria di inammissibilità ricorso, sottolinea non solo la rigorosità dei criteri di accesso al giudizio di legittimità, ma anche le significative implicazioni economiche per chi intraprende questa via senza solide basi giuridiche.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce il 27 settembre 2024. L’imputato, attraverso il suo difensore, aveva sollevato una serie di motivi di doglianza, contestando la decisione dei giudici di secondo grado. Tra i punti sollevati, vi era, in particolare, una presunta assenza di prove circa il suo coinvolgimento nel reato presupposto che aveva dato origine alla condanna.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’Inammissibilità Ricorso

Dopo aver ricevuto l’avviso di udienza e ascoltato la relazione del Consigliere designato, la Suprema Corte ha proceduto a una valutazione preliminare del ricorso. L’esito è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione impedisce alla Corte di entrare nel merito delle questioni sollevate, fermando il processo a uno stadio preliminare. La declaratoria di inammissibilità ha comportato due conseguenze dirette e gravose per il ricorrente: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

Sebbene il testo dell’ordinanza sia conciso, la motivazione sottostante alla dichiarazione di inammissibilità ricorso è chiara. La Corte ha ritenuto che i motivi presentati non fossero idonei a mettere in discussione la validità della sentenza impugnata secondo i canoni previsti dalla legge. Un ricorso per cassazione non può limitarsi a riproporre una diversa valutazione dei fatti già esaminati nei gradi di merito, ma deve evidenziare vizi specifici della decisione, come la violazione di legge o il vizio di motivazione. Evidentemente, nel caso di specie, i giudici hanno considerato le argomentazioni del ricorrente manifestamente infondate o non pertinenti rispetto ai limiti del giudizio di legittimità.
La condanna al pagamento della sanzione pecuniaria non è una misura punitiva discrezionale, ma una conseguenza prevista dalla legge per scoraggiare ricorsi dilatori o palesemente infondati, che sovraccaricano il sistema giudiziario e ritardano la definizione dei processi.

Le Conclusioni

L’ordinanza in commento ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, riservato a casi in cui si lamentano specifici errori di diritto. La decisione serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un ricorso in ultima istanza. Le conseguenze di un’azione legale superficiale non si limitano al rigetto della domanda, ma si estendono a sanzioni economiche concrete, che mirano a preservare l’efficienza e la funzionalità della giustizia.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte non può esaminare il merito, ovvero il contenuto, del ricorso perché questo non rispetta i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per la sua presentazione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso (il ricorrente) viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

Perché la Corte condanna al pagamento di una sanzione oltre alle spese?
La sanzione pecuniaria è prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti con finalità meramente dilatorie, tutelando così il corretto funzionamento della giustizia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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