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Inammissibilità ricorso: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5977/2025, ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in materia penale. I giudici hanno ritenuto il motivo di appello generico e non specifico, poiché si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in secondo grado, senza un reale confronto con la sentenza impugnata. Questa decisione conferma il principio dell’inammissibilità ricorso quando mancano le ragioni di diritto e una critica puntuale alla decisione precedente.

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Pubblicato il 10 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: La Cassazione e i Motivi Generici

L’inammissibilità ricorso è un concetto cruciale nella procedura penale, che può determinare l’esito di un intero percorso giudiziario. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 5977/2025) offre un chiaro esempio di come la genericità e la mancanza di specificità dei motivi possano precludere l’accesso al giudizio di legittimità, con conseguenze significative per il ricorrente. Analizziamo insieme questo caso per comprendere meglio i requisiti di un ricorso efficace.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna. L’individuo, ritenuto responsabile in secondo grado, ha deciso di impugnare la decisione dinanzi alla Corte di Cassazione, affidando le sue speranze a un ultimo grado di giudizio. Tuttavia, il suo appello si è scontrato con un ostacolo procedurale insormontabile.

La Decisione della Corte e l’Inammissibilità del Ricorso

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate dall’imputato, ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali e sostanziali dell’atto di impugnazione. La Corte ha stabilito che i motivi presentati non erano idonei a superare il vaglio di ammissibilità previsto dalla legge.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha fondato la sua decisione su argomentazioni precise. Il primo motivo di ricorso, che contestava la correttezza della motivazione della sentenza d’appello, è stato giudicato generico. Secondo i giudici, il ricorrente si era limitato a riproporre le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame.

La mancanza di specificità, che ai sensi dell’art. 591, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale, porta all’inammissibilità, si manifesta proprio quando non vi è una correlazione tra le argomentazioni della decisione impugnata e i motivi posti a fondamento del ricorso. In altre parole, un ricorso efficace deve criticare puntualmente la sentenza precedente, non limitarsi a ripetere argomenti già sconfessati.

Inoltre, la Corte ha sottolineato come il motivo di ricorso fosse privo delle necessarie ragioni di diritto, ovvero dei riferimenti normativi e giuridici a sostegno della doglianza. Questo ha ulteriormente contribuito a qualificare l’impugnazione come inammissibile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conseguenza diretta della dichiarazione di inammissibilità del ricorso è stata duplice. In primo luogo, la sentenza della Corte d’Appello è diventata definitiva. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: per accedere al giudizio di Cassazione non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza. È necessario formulare un’impugnazione specifica, tecnica e pertinente, che dialoghi criticamente con la decisione che si intende contestare. Un ricorso generico e ripetitivo è destinato a essere dichiarato inammissibile, con un aggravio di costi per il ricorrente e la fine del percorso processuale.

Quando un ricorso per Cassazione viene considerato generico?
Un ricorso è ritenuto generico quando si fonda su argomenti che ripropongono le stesse ragioni già discusse e respinte dal giudice del grado precedente, senza una specifica e critica correlazione con le motivazioni della decisione impugnata.

Qual è la conseguenza legale di un ricorso generico?
La genericità dei motivi, secondo l’art. 591, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale, comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Questo impedisce alla Corte di esaminare il caso nel merito.

Cosa comporta economicamente per il ricorrente la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente il cui ricorso è dichiarato inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso pari a tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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