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Inammissibilità ricorso: quando la Cassazione condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità ricorso presentato da un soggetto con precedenti per contrabbando. La Corte ha ritenuto sussistente una colpa nella proposizione dell’appello, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro alla Cassa delle Ammende. La decisione sottolinea come la condotta pregressa dell’imputato possa essere considerata nel valutare la fondatezza del ricorso.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Le Conseguenze di un Appello Mal Proposto

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un appello privo dei requisiti di legge. Quando un’impugnazione viene giudicata viziata fin dalla sua origine, si incorre in una dichiarazione di inammissibilità ricorso, una decisione che non solo preclude l’esame del merito della questione, ma comporta anche significative sanzioni economiche per il proponente. Questo caso specifico evidenzia come la storia criminale di un individuo possa essere un fattore contestuale considerato dalla Corte.

I Fatti del Caso

Il caso riguarda un individuo che ha proposto ricorso in Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello. La storia personale del ricorrente è caratterizzata da una lunga parentesi di attività illecite: tra il 1981 e il 1998, aveva accumulato ben sei condanne per reati di contrabbando. Dopo un lungo periodo di interruzione, nel 2022 era nuovamente incorso in reati della stessa natura, oggetto del procedimento che ha portato alla sentenza impugnata.

La Decisione della Corte di Cassazione e l’Inammissibilità Ricorso

La Suprema Corte, senza entrare nel vivo delle argomentazioni difensive, ha stroncato sul nascere le pretese del ricorrente. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non significa che i giudici abbiano dato torto o ragione al ricorrente sui fatti contestati, ma semplicemente che l’atto di impugnazione non possedeva le caratteristiche formali e sostanziali necessarie per essere esaminato. Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle Ammende.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la propria decisione rilevando la presenza di “profili di colpa nella determinazione delle cause di inammissibilità”. Sebbene l’ordinanza non dettagli le specifiche cause, questa formula indica che il ricorso era probabilmente manifestamente infondato o presentato in violazione delle norme procedurali in modo negligente. I giudici hanno inoltre considerato il “complessivo comportamento dell’imputato”, evidenziando la sua stabile dedizione all’attività illecita. Questo non significa che il passato criminale sia la causa diretta dell’inammissibilità, ma viene valutato come contesto che rafforza la valutazione di un ricorso presentato con colpa, forse in modo pretestuoso. La condanna al pagamento della sanzione pecuniaria serve proprio a sanzionare l’abuso dello strumento processuale, che ha impegnato inutilmente il sistema giudiziario.

Conclusioni: Cosa Imparare da Questa Ordinanza

La lezione principale che si trae da questa ordinanza è duplice. In primo luogo, l’accesso alla giustizia, e in particolare al giudizio di legittimità della Corte di Cassazione, è un diritto che deve essere esercitato con serietà e rigore tecnico. La presentazione di ricorsi infondati o proceduralmente scorretti non solo non porta ad alcun risultato utile, ma espone a concrete conseguenze economiche. In secondo luogo, la valutazione della Corte non è un esercizio astratto, ma tiene conto del comportamento complessivo delle parti. Un profilo di persistente illegalità può essere un elemento contestuale che aggrava la posizione del ricorrente, specialmente quando si valuta la “colpa” nella proposizione di un ricorso inammissibile. Pertanto, questa decisione funge da monito sull’importanza di una difesa tecnica ponderata e sulla serietà richiesta nell’adire la Suprema Corte.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte non esamina il merito delle questioni sollevate perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti fondamentali previsti dalla legge. Di fatto, il processo si conclude senza una valutazione di fondo sulle ragioni dell’appellante.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Secondo l’ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammonta a 3.000 euro, da versare alla Cassa delle Ammende.

La condotta passata dell’imputato ha influenzato la decisione della Corte?
Sì, l’ordinanza menziona esplicitamente il ‘complessivo comportamento dell’imputato’, incluse le sue precedenti condanne, come elemento di contesto nella valutazione che ha portato a riscontrare una colpa nella determinazione delle cause di inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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