Inammissibilità Ricorso: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase cruciale che richiede rigore tecnico e precisione. Una recente ordinanza della Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: l’inammissibilità del ricorso quando i motivi sono formulati in modo generico. Questo caso offre una lezione preziosa sull’importanza di redigere un atto di impugnazione chiaro e specifico, pena la sua reiezione e ulteriori conseguenze economiche per il ricorrente.
I Fatti del Processo
Il caso ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di rapina aggravata, pronunciata in primo grado dal Tribunale di Roma. La sentenza è stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello della stessa città. Non rassegnato, l’imputato ha deciso di proporre ricorso per Cassazione, contestando la decisione dei giudici di secondo grado sotto il profilo della motivazione.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente in modo netto e definitivo. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile, confermando così la condanna e aggiungendo al carico dell’imputato il pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.
Le Motivazioni: L’Inammissibilità del Ricorso per Genericità
Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui la Corte ha respinto l’impugnazione. Il ricorso è stato giudicato “generico per indeterminatezza”. Ma cosa significa esattamente? La Suprema Corte ha spiegato che l’unico motivo presentato dall’imputato non rispettava i requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale.
Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare specificamente gli elementi di fatto e di diritto che sono alla base delle proprie censure. Non è sufficiente esprimere un dissenso generico rispetto alla motivazione della sentenza impugnata. È necessario, invece, individuare con precisione i passaggi illogici, le contraddizioni o gli errori di diritto commessi dal giudice precedente.
Nel caso specifico, il ricorrente non ha fornito questi elementi. Le sue critiche erano formulate in modo tale da non permettere alla Corte di “individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato”. In altre parole, l’atto era così vago da rendere impossibile per i giudici comprendere quali fossero i punti specifici della sentenza d’appello che si intendevano contestare e perché. Di fronte a una motivazione della Corte d’Appello ritenuta “logicamente corretta”, un ricorso generico si rivela inefficace e, come stabilito dalla legge, inammissibile.
Conclusioni: L’Importanza della Specificità nell’Atto di Appello
Questa pronuncia della Cassazione è un monito fondamentale per chiunque intenda impugnare un provvedimento giudiziario. La redazione di un ricorso non è una mera formalità, ma un esercizio tecnico che richiede la massima specificità. L’esito di questo caso dimostra che un’impugnazione formulata in modo approssimativo non solo è destinata a fallire, ma comporta anche conseguenze economiche negative.
La lezione è chiara: per ottenere una revisione da parte di un giudice superiore, è indispensabile presentare argomentazioni dettagliate, puntuali e supportate da riferimenti precisi al provvedimento che si contesta. In assenza di tale specificità, la porta della giustizia si chiude, e la decisione impugnata diventa definitiva.
Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e indeterminato, in quanto non indicava in modo specifico gli elementi a sostegno delle censure mosse contro la sentenza d’appello, violando i requisiti dell’art. 581, comma 1, lett. d) del codice di procedura penale.
Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Significa che la critica alla sentenza impugnata è formulata in modo vago, senza individuare con precisione i presunti errori logici o giuridici e senza fornire gli elementi necessari al giudice per comprendere e valutare la fondatezza della contestazione.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Oltre a vedere la propria condanna diventare definitiva, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 2823 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 2823 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 24/10/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 02/02/2023 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
NOME RAGIONE_SOCIALE impugna la sentenza in data 02/02/2023 della Corte di appello di Roma, ha confermato la sentenza in data 23/03/2022 del Tribunale di Roma, che lo aveva condann per il reato di rapina aggravata ;
Ritenuto che l’unico motivo di ricorso, che censura la sentenza impugnata sotto il p motivazionale, è generico per indeterminatezza perché privo dei requisiti prescritti 581, comma 1, lett. d) cod. proc. pen. in quanto, a fronte di una motivazione della impugnata logicamente corretta, non indica gli elementi che sono alla base delle c formulate, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mo esercitare il proprio sindacato;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condann ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favor Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese proc e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 24 ottobre 2023
Il Consigliere estensore
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La Presidente