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Inammissibilità ricorso per genericità dei motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso a causa della genericità dei motivi presentati. L’appellante si era limitato a criticare la sentenza di primo grado con affermazioni assertive, senza contestare specificamente le argomentazioni logiche e giuridicamente corrette del giudice. Questa decisione sottolinea l’importanza di formulare impugnazioni dettagliate. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile per Genericità dei Motivi: La Lezione della Cassazione

Nel processo penale, l’atto di appello rappresenta uno strumento fondamentale per la difesa, ma la sua efficacia dipende dalla precisione con cui viene redatto. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda un principio cruciale: la genericità dei motivi di ricorso conduce inesorabilmente a una dichiarazione di inammissibilità, con conseguenze economiche per il ricorrente. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere come formulare un’impugnazione che superi il vaglio di ammissibilità.

I Fatti del Caso: Un Appello Carente

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato da un imputato avverso un’ordinanza della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Quest’ultima aveva già valutato negativamente l’appello proposto contro la sentenza di primo grado. Giunto dinanzi alla Suprema Corte, il ricorso è stato sottoposto a un’attenta analisi dei suoi contenuti, con un esito sfavorevole per il ricorrente.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La Corte ha ritenuto che l’impugnazione mancasse di quel livello di specificità richiesto dalla legge per poter essere esaminata nel merito. Di conseguenza, ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché la Genericità dei Motivi Conduce all’Inammissibilità

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui i giudici hanno rilevato la genericità dei motivi addotti. La Corte ha osservato che l’atto di appello originario si era limitato a “censurare, con enunciati espressi in modo assertivo, la sentenza di primo grado”. In altre parole, il ricorrente non aveva costruito una critica argomentata e puntuale, ma si era fermato a mere affermazioni di dissenso.

Al contrario, la sentenza di primo grado, secondo la Cassazione, aveva affrontato le questioni poste con “argomenti giuridicamente corretti, completi e logici”. Un ricorso efficace non può ignorare il percorso logico-giuridico del provvedimento che intende contestare; deve, invece, confrontarsi specificamente con esso, evidenziandone eventuali errori, omissioni o vizi logici. La semplice contrapposizione di una tesi diversa, senza demolire quella del giudice, non è sufficiente e sfocia nella genericità, vizio che ne determina l’inammissibilità.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Redazione degli Atti di Appello

Questa ordinanza ribadisce un insegnamento fondamentale per chiunque operi nel diritto: un atto di impugnazione deve essere un’analisi critica e dettagliata, non una semplice dichiarazione di disaccordo. Per evitare una declaratoria di inammissibilità per genericità dei motivi, è indispensabile che l’avvocato:

1. Analizzi in profondità le motivazioni del provvedimento impugnato.
2. Individui i passaggi argomentativi specifici che si intendono contestare.
3. Sviluppi una critica puntuale, supportata da riferimenti normativi e giurisprudenziali pertinenti.
4. Eviti formule vaghe, assertive o ripetitive che non aggiungono elementi concreti alla discussione.

La condanna al pagamento delle spese e della sanzione pecuniaria non è solo una conseguenza procedurale, ma un monito sull’importanza della diligenza e della professionalità nella redazione degli atti giudiziari. Un ricorso ben scritto non solo serve la causa del cliente, ma rispetta anche la funzione del sistema giudiziario, evitando di sovraccaricarlo con impugnazioni prive dei requisiti minimi di legge.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in tremila euro.

Perché il ricorso è stato giudicato inammissibile per genericità dei motivi?
Il ricorso è stato considerato inammissibile perché si limitava a criticare la sentenza precedente con affermazioni generiche e assertive, senza confrontarsi in modo specifico e critico con le argomentazioni giuridicamente corrette, complete e logiche su cui si basava la decisione impugnata.

Quale requisito fondamentale deve avere un motivo di ricorso per essere considerato ammissibile?
Sebbene l’ordinanza non lo espliciti in dettaglio, si desume che un motivo di ricorso, per non essere generico, debba contenere una critica specifica, argomentata e puntuale delle ragioni esposte nel provvedimento impugnato, evidenziandone gli specifici vizi di logica o di diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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