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Inammissibilità ricorso penale: le conseguenze

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso penale a causa del tardivo deposito delle conclusioni scritte. L’ordinanza sottolinea come il mancato rispetto dei termini procedurali nel rito cartolare comporti non solo l’impossibilità di esaminare il merito, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro alla Cassa delle Ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Penale: L’Importanza dei Termini nel Rito Cartolare

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il rigoroso rispetto dei termini processuali. Il caso in esame dimostra come una violazione procedurale, nello specifico il tardivo deposito delle conclusioni, possa portare a una declaratoria di inammissibilità del ricorso penale, con significative conseguenze economiche per il ricorrente. Questa decisione evidenzia l’importanza della diligenza difensiva, specialmente nei procedimenti che si svolgono con la modalità del contraddittorio cartolare.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Milano, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Il procedimento dinanzi alla Suprema Corte si svolgeva secondo le norme emergenziali che prevedevano la trattazione scritta (o ‘cartolare’) in sostituzione dell’udienza pubblica orale. In questo contesto, alle parti viene assegnato un termine perentorio per depositare le proprie conclusioni scritte.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate dalla difesa, ma si è fermata a una valutazione preliminare di carattere puramente procedurale. La Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle Ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della motivazione risiede nel mancato rispetto dei termini processuali. La Corte ha rilevato che le conclusioni scritte della difesa erano pervenute in una data successiva alla scadenza del termine stabilito dall’art. 23, comma 8, del D.L. 28 ottobre 2020, n. 137.

I giudici hanno richiamato un proprio precedente orientamento (Sez. 3, n. 30330 del 25/06/2021), secondo cui nel rito cartolare il tardivo deposito delle conclusioni non consente alcun differimento dell’udienza. La trattazione orale è integralmente sostituita dal contraddittorio scritto, e il rispetto dei termini è essenziale per garantire il corretto svolgimento del giudizio. La violazione di tale termine, pertanto, rende l’atto processuale inefficace e conduce inevitabilmente a una pronuncia di inammissibilità del ricorso penale.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La decisione riafferma la rigidità delle regole procedurali nel giudizio di Cassazione. L’inammissibilità del ricorso penale non solo impedisce alla Corte di valutare le ragioni della difesa, ma attiva anche meccanismi sanzionatori previsti dall’articolo 616 del codice di procedura penale. La condanna al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma alla Cassa delle Ammende rappresenta un onere economico rilevante. Per i professionisti del diritto, questa ordinanza è un monito sull’assoluta necessità di monitorare e rispettare scrupolosamente tutte le scadenze, specialmente in un contesto processuale che privilegia la forma scritta a quella orale, dove non vi è margine per sanatorie o rinvii.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché le conclusioni scritte del difensore sono state depositate dopo la scadenza del termine perentorio previsto dalla legge per il rito cartolare.

Quali sono le conseguenze economiche per chi subisce una declaratoria di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento di tutte le spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle Ammende, come previsto dal codice di procedura penale.

È possibile ottenere un rinvio dell’udienza se le conclusioni scritte vengono depositate in ritardo?
No. Secondo l’orientamento della Corte di Cassazione citato nell’ordinanza, il tardivo deposito delle conclusioni nel procedimento cartolare non consente alcun differimento dell’udienza e porta direttamente a una decisione basata sugli atti disponibili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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