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Inammissibilità ricorso parte offesa: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dalla parte offesa contro un decreto del GIP di un Tribunale. A seguito della decisione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Le Conseguenze per la Parte Offesa

L’inammissibilità del ricorso è una delle questioni procedurali più delicate e frequenti nel nostro sistema giudiziario. Quando un’impugnazione non supera questo primo vaglio di ammissibilità, la Corte non può neppure entrare nel merito della questione, con conseguenze significative per la parte che ha proposto l’atto. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare cosa accade quando il ricorso della parte offesa viene dichiarato inammissibile.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato dalla parte offesa in un procedimento penale. Quest’ultima aveva impugnato un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Bologna in data 27 novembre 2024. Il ricorso era diretto contro quattro soggetti. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a valutare, in via preliminare, la sussistenza dei requisiti di legge per poter esaminare l’impugnazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con un’ordinanza depositata il 23 aprile 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha messo un punto fermo alla questione. I giudici di legittimità hanno dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa decisione ha comportato due importanti conseguenze per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento delle spese processuali.
2. Il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

L’importanza della valutazione sull’inammissibilità ricorso

È fondamentale comprendere che la pronuncia di inammissibilità del ricorso non è una decisione sul merito delle ragioni del ricorrente. Il giudice non stabilisce se la parte offesa avesse ragione o torto, ma si ferma a un gradino prima: l’atto presentato non possiede le caratteristiche tecniche e giuridiche necessarie per essere esaminato. Questa valutazione impedisce qualsiasi discussione sul contenuto del provvedimento impugnato.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni di inammissibilità, il dispositivo è chiaro nell’applicare le conseguenze previste dalla legge. La condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria è una conseguenza quasi automatica della declaratoria di inammissibilità di un ricorso in materia penale.

Questa misura ha una duplice finalità: da un lato, sanzionare la presentazione di impugnazioni che non rispettano i requisiti di legge; dall’altro, scoraggiare ricorsi dilatori o palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. La decisione della Corte ribadisce un principio consolidato: l’accesso alla giustizia, specialmente nei gradi più alti, deve avvenire nel rigoroso rispetto delle regole procedurali, la cui violazione comporta oneri economici a carico della parte che ha agito in modo negligente.

Le Conclusioni

Il caso in esame evidenzia le gravi conseguenze che possono derivare dalla presentazione di un ricorso non conforme ai canoni legali. La dichiarazione di inammissibilità non solo frustra le aspettative della parte di ottenere una revisione del provvedimento sfavorevole, ma comporta anche un esborso economico non trascurabile. Questo sottolinea l’importanza di affidarsi a professionisti competenti per la redazione degli atti di impugnazione, al fine di garantire che ogni doglianza possa essere effettivamente esaminata nel merito dal giudice competente, evitando così sanzioni procedurali.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Il ricorso non viene esaminato nel merito e la parte che lo ha proposto (il ricorrente) viene condannata al pagamento delle spese processuali e, come nel caso di specie, di una somma di denaro alla Cassa delle ammende.

Chi è la parte offesa in un procedimento penale?
La parte offesa è la persona che ha subito direttamente il danno o la lesione derivante dal reato, essendo la titolare del bene giuridico protetto dalla norma violata.

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso implica una valutazione sul merito della questione?
No, la Corte si limita a una valutazione preliminare sulla regolarità dell’atto. La decisione si basa su aspetti procedurali e non entra nel merito della questione sollevata dal ricorrente, che di fatto non viene analizzata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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