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Inammissibilità ricorso: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un cittadino contro una sentenza della Corte d’Appello. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze Economiche

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come si conclude un percorso giudiziario quando viene dichiarata l’inammissibilità del ricorso presentato alla Corte di Cassazione. Questa decisione, sebbene concisa, ha implicazioni significative per il ricorrente, soprattutto dal punto di vista economico. Analizziamo insieme i dettagli del caso e le lezioni pratiche che se ne possono trarre.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 8 marzo 2024. Non soddisfatto della decisione del giudice di secondo grado, il soggetto ha deciso di adire la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano, per tentare di ottenere una riforma della pronuncia a lui sfavorevole.

Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, che ha fissato l’udienza per il 6 maggio 2025 per deliberare sulla questione.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’esito dell’udienza, la Corte Suprema ha emesso un’ordinanza con la quale ha messo la parola fine al procedimento. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa pronuncia non entra nel merito della questione, ovvero non valuta se le ragioni del ricorrente fossero fondate o meno, ma si ferma a un controllo preliminare sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per poter accedere al giudizio di legittimità.

Oltre alla declaratoria di inammissibilità, la Corte ha condannato il ricorrente a sostenere due tipi di oneri economici:
1. Il pagamento delle spese processuali sostenute dallo Stato per il giudizio.
2. Il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Comprendere le conseguenze dell’inammissibilità del ricorso

La condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria è una conseguenza diretta e automatica della dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Si tratta di una misura volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni manifestamente infondate o prive dei necessari requisiti tecnici, che finiscono per appesantire il lavoro della Corte di Cassazione.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in commento è un provvedimento standardizzato e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato i giudici a questa conclusione. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, riconducibili a vizi di forma o di sostanza. Tra le più comuni vi sono la mancanza di uno dei motivi specifici previsti dalla legge (ad esempio, la violazione di legge o il vizio di motivazione), la presentazione di censure che mirano a una rivalutazione dei fatti (non consentita in sede di legittimità) o il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La pronuncia di inammissibilità ha un effetto tombale sul procedimento: la sentenza impugnata, emessa dalla Corte d’Appello, diventa definitiva e irrevocabile. Per il ricorrente, ciò significa non solo la conferma della condanna subita nel grado precedente, ma anche l’obbligo di farsi carico di ulteriori e significative spese. La condanna al versamento di tremila euro alla Cassa delle ammende rappresenta una sanzione aggiuntiva che evidenzia come il sistema giudiziario sanzioni l’abuso dello strumento processuale. Questa ordinanza, pertanto, serve da monito sull’importanza di valutare attentamente, con l’ausilio di un legale esperto, la reale sussistenza dei presupposti per un ricorso in Cassazione, al fine di evitare conseguenze pregiudizievoli e costi aggiuntivi.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche di un’inammissibilità del ricorso?
In base al provvedimento, la persona che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del processo e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, alla Cassa delle ammende.

La decisione della Corte di Cassazione può essere impugnata ulteriormente?
No, la decisione della Corte di Cassazione che dichiara un ricorso inammissibile è definitiva e rende irrevocabile la sentenza del grado precedente, chiudendo il procedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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