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Inammissibilità ricorso: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Quest’ultima aveva riconosciuto una decisione straniera. La conseguenza dell’inammissibilità ricorso è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle Ammende.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

L’inammissibilità ricorso è un concetto cruciale nel diritto processuale, specialmente quando si giunge all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare le conseguenze di un ricorso che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità. Il caso in esame riguarda un cittadino che ha impugnato una sentenza della Corte d’Appello di Milano, la quale aveva riconosciuto una decisione emessa da un’autorità straniera.

I Fatti del Caso

Il procedimento trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte di Appello di Milano datata 18 marzo 2025. La decisione di secondo grado aveva disposto il riconoscimento in Italia di un provvedimento emesso dal Direttore dell’Ispettorato del lavoro e delle miniere di un altro Stato. Insoddisfatto della decisione, l’interessato ha proposto ricorso per Cassazione, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte.

La Decisione e l’Inammissibilità Ricorso

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 20 maggio 2025, ha messo fine al percorso giudiziario del ricorrente. Dopo aver esaminato gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso stesso, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità ricorso.

Questa decisione non entra nel merito della questione, cioè non stabilisce se la Corte d’Appello avesse ragione o torto. Semplicemente, sancisce che il ricorso non possedeva i requisiti tecnici e giuridici necessari per essere discusso dalla Suprema Corte. La conseguenza diretta di tale declaratoria è duplice e severa: la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle Ammende.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza sia estremamente sintetica, come spesso accade per le decisioni di rito, la declaratoria di inammissibilità si fonda su principi consolidati. Il ricorso per Cassazione è un mezzo di impugnazione a critica vincolata, il che significa che può essere proposto solo per specifici motivi previsti dalla legge (i cosiddetti ‘errori di diritto’) e non per riesaminare i fatti della causa. È probabile che i motivi presentati dal ricorrente non rientrassero in tale casistica, fossero generici, manifestamente infondati, o presentassero altri vizi procedurali che ne hanno impedito l’esame nel merito. La decisione della Corte sottolinea l’importanza di redigere un ricorso in modo tecnicamente ineccepibile, rispettando i limiti imposti dal giudizio di legittimità.

Le Conclusioni

Questo caso evidenzia le gravi conseguenze dell’inammissibilità ricorso in Cassazione. Non solo l’impugnazione viene respinta senza un esame di merito, ma comporta anche un onere economico significativo per il ricorrente. La condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende ha una funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare ricorsi presentati con leggerezza o per scopi meramente dilatori. Per chiunque intenda adire la Suprema Corte, è fondamentale affidarsi a una difesa tecnica specializzata, capace di valutare attentamente i presupposti e i motivi del ricorso per evitare un esito così sfavorevole.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il contenuto della questione (il merito), ma si ferma a una valutazione preliminare, riscontrando che il ricorso non rispetta i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata a pagare le spese del procedimento e una sanzione pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, da versare alla Cassa delle Ammende.

La decisione della Corte di Cassazione ha analizzato la sentenza della Corte d’Appello?
No. Con la dichiarazione di inammissibilità, la Corte di Cassazione non ha valutato se la decisione della Corte d’Appello fosse giusta o sbagliata, poiché il ricorso non ha superato il filtro di ammissibilità che precede l’esame di merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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