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Inammissibilità ricorso: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto da due soggetti contro una sentenza di un tribunale di merito. La decisione, senza entrare nel cuore della vicenda, si conclude con la condanna dei ricorrenti al pagamento di un’ammenda, confermando la definitività della sentenza impugnata. Questo caso evidenzia i requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre uno spunto fondamentale per comprendere i meccanismi di accesso alla Corte di Cassazione. Spesso si crede che ogni sentenza possa essere riesaminata all’infinito, ma la realtà processuale è ben diversa. Una recente decisione della Suprema Corte ci mostra un caso emblematico di inammissibilità ricorso, un esito che blocca l’analisi del merito e rende definitiva la decisione precedente.

I Fatti Processuali in Breve

La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da due individui avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria in data 3 dicembre 2024. I ricorrenti hanno adito la Corte di Cassazione, sperando di ottenere una revisione della decisione di primo grado. La Corte è stata quindi chiamata a valutare, in via preliminare, se il ricorso presentato possedesse tutti i requisiti di legge per poter essere esaminato nel merito.

La Decisione della Corte: una Pronuncia di Inammissibilità Ricorso

Con un’ordinanza emessa il 14 maggio 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario dei ricorrenti. Il provvedimento è estremamente conciso: dopo aver sentito la relazione del Consigliere designato, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi. La conseguenza diretta e immediata di tale declaratoria è stata la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di ammenda.

Questa decisione significa che i giudici di legittimità non sono entrati nel vivo delle questioni sollevate dai ricorrenti, fermandosi a una valutazione preliminare che ha avuto esito negativo.

Le Motivazioni

L’ordinanza in commento non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità, come spesso accade in provvedimenti di questo tipo, che si limitano a statuire l’esito. Tuttavia, la giurisprudenza in materia ci permette di comprendere le possibili cause dietro una tale decisione. L’inammissibilità del ricorso può derivare da una serie di vizi, tra cui:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indicava in modo chiaro e preciso le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di fatto: il ricorso tentava di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione dei fatti, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello).
* Vizi formali: l’atto potrebbe non aver rispettato i requisiti di forma o essere stato presentato oltre i termini previsti dalla legge.

La condanna al pagamento di un’ammenda è una conseguenza automatica prevista dal codice di procedura penale per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le Conclusioni

La pronuncia analizzata ribadisce un principio cardine del nostro ordinamento: il giudizio in Cassazione non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge. L’inammissibilità del ricorso funge da filtro per garantire che solo le questioni giuridicamente rilevanti giungano all’esame della Suprema Corte. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea l’importanza cruciale di redigere un ricorso tecnicamente ineccepibile, ben fondato su specifiche violazioni di legge e non su una generica doglianza sull’esito del giudizio di merito. In caso contrario, il rischio è non solo di vedere confermata la sentenza precedente, ma anche di incorrere in ulteriori sanzioni economiche.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di ricorso manca dei requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. La sentenza impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte ricorrente viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma a titolo di ammenda a favore di un fondo statale, come sanzione per aver adito la Corte senza fondati motivi.

Perché la Corte ha emesso un’ordinanza e non una sentenza?
L’ordinanza è il tipo di provvedimento utilizzato per decisioni su questioni procedurali, come appunto la declaratoria di inammissibilità, che non decidono il merito della causa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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