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Inammissibilità ricorso: la Cassazione conferma

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro un provvedimento del GIP. La decisione sottolinea le conseguenze processuali ed economiche per il ricorrente, tra cui la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. Il caso evidenzia l’importanza dei requisiti formali per l’accesso alla giustizia di legittimità.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso in Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

L’inammissibilità del ricorso rappresenta uno degli esiti più comuni e al tempo stesso più severi nel giudizio di Cassazione. Significa che l’atto di impugnazione non supera il vaglio preliminare della Corte, che quindi non arriva a discutere il merito della questione. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare le conseguenze di tale pronuncia.

I Fatti alla Base della Decisione

Il caso in esame trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso un’ordinanza emessa in data 20 settembre 2024 dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Messina. La parte ricorrente ha deciso di portare la questione di fronte alla Corte di Cassazione, massimo organo della giurisdizione italiana, al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento ritenuto pregiudizievole.

La Pronuncia della Suprema Corte e l’Inammissibilità del Ricorso

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, all’udienza del 28 marzo 2025, ha esaminato il ricorso e ha emesso una decisione netta e definitiva. Con una sintetica ordinanza, i Giudici hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso.

Questa declaratoria non è priva di conseguenze. La Corte ha infatti contestualmente condannato la parte ricorrente a sostenere due oneri economici:

1. Il pagamento delle spese processuali relative al giudizio di legittimità.
2. Il versamento di una somma di cinquecento euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in commento, per sua natura, non entra nel dettaglio delle ragioni specifiche che hanno portato a dichiarare l’inammissibilità. Tuttavia, possiamo delineare le cause più frequenti che conducono a un simile esito nel processo penale. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per una varietà di vizi, che possono essere di natura formale o sostanziale. Tra le cause più comuni vi sono:

* Mancanza di specificità dei motivi: quando il ricorso non indica in modo chiaro e preciso le violazioni di legge o i vizi di motivazione che si imputano al provvedimento impugnato.
* Proposizione di censure di merito: la Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. I ricorsi che tentano di ottenere una nuova valutazione delle prove vengono sistematicamente dichiarati inammissibili.
* Vizi procedurali: come la presentazione del ricorso fuori termine o la mancanza di un interesse concreto e attuale all’impugnazione.

La decisione di condannare il ricorrente al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende ha una chiara funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, che appesantiscono il carico di lavoro della Suprema Corte.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso al giudizio di Cassazione è soggetto a rigorosi requisiti di ammissibilità. La dichiarazione di inammissibilità comporta la cristallizzazione del provvedimento impugnato, che diventa così definitivo e non più contestabile. Inoltre, le conseguenze economiche (spese processuali e sanzione) rappresentano un monito per chi intende adire la Suprema Corte, sottolineando la necessità di una valutazione attenta e professionale sulla fondatezza dei motivi di ricorso prima di intraprendere questa strada.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti richiesti dalla legge per essere esaminato nel merito. Di conseguenza, la Corte non valuta se la decisione impugnata sia giusta o sbagliata, e il provvedimento originale diventa definitivo.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito nel provvedimento analizzato, la parte che ha proposto il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso di cinquecento euro, in favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato il merito della questione?
No. La dichiarazione di inammissibilità è una decisione di natura prettamente processuale che impedisce alla Corte di entrare nel merito e valutare i fatti o la fondatezza delle argomentazioni della parte ricorrente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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