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Inammissibilità ricorso in Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 3 giugno 2025, ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Genova. Questa decisione sottolinea le severe conseguenze procedurali, inclusa la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, evidenziando l’importanza del rispetto dei requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando la Cassazione Chiude le Porte al Ricorrente

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione il 3 giugno 2025 offre uno spunto fondamentale per comprendere le conseguenze dell’inammissibilità ricorso. Questo provvedimento, sebbene sintetico, è emblematico di come il mancato rispetto dei presupposti processuali possa precludere l’esame nel merito di una questione, comportando sanzioni economiche per il ricorrente. Analizziamo nel dettaglio la vicenda e le sue implicazioni.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 16 dicembre 2024. L’interessato, cercando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’esito del suo tentativo non è stato quello sperato.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità Ricorso

La Corte di Cassazione, dopo aver sentito la relazione del Consigliere designato e dato avviso alle parti, ha emesso un’ordinanza per definire il procedimento. Il dispositivo è stato netto e perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Questa statuizione impedisce alla Corte di entrare nel vivo delle censure mosse dal ricorrente alla sentenza impugnata. La declaratoria di inammissibilità agisce come un filtro, bloccando sul nascere le impugnazioni che non rispettano i rigorosi requisiti previsti dalla legge.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame non esplicita le ragioni specifiche che hanno condotto alla dichiarazione di inammissibilità. Tuttavia, in linea generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, quali ad esempio:

* Vizi di forma: l’atto potrebbe non rispettare le prescrizioni formali richieste dal codice di procedura penale.
* Motivi non consentiti: il ricorrente potrebbe aver sollevato questioni di merito, che non possono essere valutate in sede di legittimità, dove la Corte si limita a verificare la corretta applicazione della legge.
* Aspecificità dei motivi: i motivi di ricorso potrebbero essere stati formulati in modo generico, senza individuare con precisione le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata.

Indipendentemente dalla causa specifica, la decisione della Corte sottolinea l’importanza di redigere un ricorso tecnicamente ineccepibile.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche

La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta due conseguenze economiche dirette e significative per il ricorrente, come chiaramente indicato nel dispositivo (P.Q.M. – Per Questi Motivi):

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Il ricorrente è tenuto a sostenere i costi del procedimento che ha attivato senza successo.
2. Condanna al versamento di una somma alla Cassa delle ammende: La Corte ha inflitto una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questa misura non ha natura risarcitoria, ma sanzionatoria, ed è volta a disincentivare la proposizione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

In conclusione, questa ordinanza ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’accesso alla giustizia, specialmente in ultimo grado, è subordinato al rispetto di regole precise, la cui violazione determina non solo l’insuccesso dell’iniziativa processuale, ma anche l’applicazione di sanzioni economiche.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte di Cassazione non ha potuto esaminare nel merito le ragioni del ricorso a causa della mancanza di requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di fatto, l’impugnazione viene respinta senza entrare nel vivo della questione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Perché viene imposto un pagamento alla Cassa delle ammende?
Questa sanzione pecuniaria ha una funzione deterrente. Serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari, infondati o dilatori, che impegnano inutilmente le risorse della giustizia. I fondi raccolti dalla Cassa delle ammende sono poi destinati a finanziare progetti di reinserimento per i detenuti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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