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Inammissibilità ricorso: i limiti del 599-bis c.p.p.

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso basato sull’istituto del ‘concordato sui motivi’. La decisione si fonda sulla constatazione che le argomentazioni proposte superavano i limiti stabiliti dall’art. 599-bis del codice di procedura penale. A causa di questa inammissibilità ricorso, il proponente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 16 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando l’Appello Non Rispetta i Parametri di Legge

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un importante chiarimento sui limiti procedurali dell’appello basato sul ‘concordato sui motivi’, disciplinato dall’articolo 599-bis del codice di procedura penale. La Corte ha stabilito la manifesta inammissibilità ricorso presentato da un imputato, sottolineando come le doglianze sollevate travalicassero i confini dell’accordo processuale. Questa decisione ribadisce il rigore con cui deve essere utilizzato tale strumento e le severe conseguenze in caso di abuso.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso presentato nell’interesse di un imputato avverso una sentenza della Corte di Appello di Genova. Il ricorso era stato formulato ai sensi dell’art. 599-bis del codice di procedura penale, che ha reintrodotto nel nostro ordinamento l’istituto del ‘concordato sui motivi’. Tale strumento consente alle parti di accordarsi su specifici motivi di appello, rinunciando agli altri, in vista di un potenziale beneficio sanzionatorio. Tuttavia, la difesa dell’imputato ha presentato argomentazioni che la Suprema Corte ha ritenuto incongrue rispetto alla natura e ai limiti di tale accordo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 18 aprile 2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso. La Corte ha agito de plano, ovvero senza indire una formale udienza, applicando l’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa procedura semplificata è riservata ai casi in cui l’inammissibilità appare manifesta fin da un primo esame degli atti. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Rigorosa Applicazione sull’Inammissibilità Ricorso

Il fulcro della motivazione risiede nella natura del ricorso proposto. La Corte ha rilevato che le argomentazioni difensive erano state ‘prospettate al di fuori dei parametri stabili dall’art. 599-bis cod. proc. pen.’. In altre parole, il ricorso non si limitava a sviluppare i motivi concordati, ma introduceva doglianze estranee e incongrue con lo spirito dell’istituto. La Cassazione, richiamando la propria giurisprudenza consolidata, ha ribadito che il giudizio di legittimità in questi casi deve limitarsi a una verifica del rispetto dei termini dell’accordo processuale, senza poter entrare nel merito di questioni non concordate. L’inosservanza di tali parametri rende il ricorso geneticamente viziato e, pertanto, inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche e Monito per i Ricorrenti

La pronuncia in esame ha importanti implicazioni pratiche. In primo luogo, serve da monito per le parti processuali: l’istituto del concordato sui motivi non può essere utilizzato come un espediente per introdurre surrettiziamente censure non ammesse. In secondo luogo, la condanna al pagamento di una cospicua somma alla Cassa delle ammende, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., evidenzia il rischio economico connesso alla proposizione di ricorsi palesemente infondati o non conformi alle norme procedurali. La decisione rafforza il ruolo della Corte di Cassazione come custode della corretta applicazione della legge processuale, sanzionando i tentativi di eludere le regole stabilite a garanzia dell’efficienza e della coerenza del sistema giudiziario.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché le argomentazioni proposte erano incongrue e andavano oltre i parametri specifici stabiliti dalla legge per l’istituto del ‘concordato sui motivi’ (art. 599-bis c.p.p.).

Cosa significa che la decisione è stata presa ‘de plano’?
Significa che la Corte di Cassazione ha emesso la sua decisione basandosi esclusivamente sugli atti scritti, senza la necessità di una pubblica udienza, come previsto dall’art. 610, comma 5-bis, c.p.p., per i ricorsi che appaiono manifestamente inammissibili.

Quali sono le conseguenze economiche per chi propone un ricorso inammissibile?
La persona che ha proposto il ricorso è stata condannata al pagamento di tutte le spese del procedimento e al versamento di un’ulteriore somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver presentato un’impugnazione infondata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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