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Inammissibilità ricorso: guida alla decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. L’ordinanza sottolinea come, in casi di evidente inammissibilità, la decisione possa essere presa con procedura semplificata. Di conseguenza, la parte ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, l’esito non è scontato. Una delle possibilità è che venga dichiarata l’inammissibilità del ricorso, un esito che preclude l’analisi del merito della questione e comporta conseguenze economiche per chi ha proposto l’impugnazione. Analizziamo un’ordinanza recente per comprendere meglio questo meccanismo procedurale e le sue implicazioni.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 16 settembre 2024. Il ricorrente ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado rivolgendosi alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 25 giugno 2025, ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, condannando la parte proponente al pagamento delle spese processuali e di una somma pari a tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La particolarità di questa decisione risiede nella procedura adottata, che non ha richiesto le formalità di un’udienza pubblica.

Le Motivazioni dell’Inammissibilità del Ricorso

Il fondamento giuridico della decisione si trova nell’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma conferisce alla Corte di Cassazione il potere di dichiarare l’inammissibilità di un ricorso attraverso una procedura semplificata e senza le formalità di rito quando la causa di inammissibilità è palese e non richiede approfondimenti complessi.

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio dei motivi specifici che hanno reso il ricorso inammissibile, è proprio questa la natura della procedura ‘de plano’: la Corte rileva un vizio talmente evidente (ad esempio, la manifesta infondatezza dei motivi, la presentazione fuori termine, o la carenza di uno dei requisiti di legge) da non rendere necessaria un’ulteriore discussione. L’applicazione di questa norma garantisce l’efficienza e la rapidità del giudizio di legittimità, evitando di sovraccaricare il sistema con impugnazioni palesemente destinate al fallimento.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Dichiarazione di Inammissibilità

Le implicazioni di una declaratoria di inammissibilità del ricorso sono significative. In primo luogo, la sentenza impugnata diventa definitiva, consolidando i suoi effetti. In secondo luogo, scattano conseguenze economiche a carico del ricorrente. Oltre al pagamento delle spese del procedimento, viene inflitta una sanzione pecuniaria, come i tremila euro disposti in questo caso, da versare alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati; dall’altro, finanziare progetti volti al miglioramento del sistema penitenziario. Questa ordinanza ribadisce quindi un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di legittimità è un diritto, ma deve essere esercitato con la dovuta diligenza e sulla base di motivi solidi, pena l’applicazione di sanzioni procedurali ed economiche.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il caso nel merito perché il ricorso presenta vizi formali o sostanziali che ne impediscono la trattazione. La sentenza impugnata diventa così definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche dell’inammissibilità del ricorso?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, il cui importo è stabilito dal giudice, da versare a favore della Cassa delle ammende.

Perché la decisione è stata presa senza formalità di procedura?
La decisione è stata presa in base all’art. 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che consente alla Cassazione di utilizzare una procedura semplificata quando la causa di inammissibilità è così evidente da non richiedere un’udienza o una discussione formale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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