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Inammissibilità ricorso generico: la Cassazione spiega

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in materia penale a causa della sua assoluta genericità. L’imputato, condannato per violazione della legge sugli stupefacenti, aveva presentato un motivo di ricorso lamentando un vizio di motivazione senza però specificare le ragioni a sostegno della sua tesi. La Suprema Corte ha ribadito che, ai sensi dell’art. 581 cod. proc. pen., i motivi di ricorso devono essere specifici e non limitarsi a una richiesta generica di annullamento, pena l’inammissibilità ricorso generico e la condanna al pagamento delle spese e di un’ammenda.

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Pubblicato il 23 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso generico: la Cassazione stabilisce i paletti

L’inammissibilità ricorso generico è uno dei principali ostacoli procedurali che possono portare al rigetto di un’impugnazione senza che ne venga esaminato il merito. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce con fermezza un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso, per essere valido, deve essere specifico e non può limitarsi a critiche vaghe e indeterminate. Analizziamo insieme questa importante decisione per comprendere i requisiti essenziali di un atto di impugnazione.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna emessa dalla Corte di Appello di Bari per un reato previsto dalla normativa sugli stupefacenti (art. 73 d.P.R. 309/1990). L’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione, affidandolo a un unico motivo: il vizio della motivazione. Nello specifico, si lamentava che i giudici di merito non avessero fornito alcuna argomentazione riguardo alla possibile esistenza di cause di proscioglimento, come previsto dall’articolo 129 del codice di procedura penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, non solo ha respinto le doglianze dell’imputato, ma lo ha anche condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La decisione si fonda su una valutazione puramente procedurale, senza entrare nel merito della colpevolezza dell’imputato.

Le Motivazioni: l’importanza della specificità dei motivi di ricorso

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione rigorosa dell’articolo 581, lettera d), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono ogni richiesta. Nel caso di specie, la Corte ha riscontrato una ‘assoluta genericità’ dei motivi addotti.

Il ricorrente si era infatti limitato a invocare l’annullamento della sentenza impugnata, denunciando un vizio di motivazione in termini astratti. Non ha, però, individuato né analizzato alcun profilo specifico di censura all’apparato motivazionale della sentenza d’appello. Le sue affermazioni sono state giudicate ‘apodittiche’, ovvero presentate come verità evidenti senza alcuna dimostrazione o argomentazione a supporto.

La Cassazione ha sottolineato che non è sufficiente lamentare un’omissione; è necessario spiegare perché quella specifica omissione sia rilevante e come avrebbe potuto incidere sulla decisione finale. L’inosservanza di questo requisito di specificità, come previsto dall’articolo 591, lettera c), del codice di procedura penale, costituisce una causa di inammissibilità del ricorso generico.

Conclusioni: un monito per la prassi forense

Questa pronuncia rappresenta un importante monito per tutti gli operatori del diritto. La redazione di un atto di impugnazione richiede precisione, rigore e, soprattutto, specificità. Non basta enunciare un principio di diritto o lamentare un vizio in astratto; è indispensabile calare la critica nella realtà della sentenza che si contesta, evidenziando i passaggi illogici, le omissioni rilevanti o gli errori di diritto concreti. Un ricorso generico non solo è destinato al fallimento, ma comporta anche conseguenze economiche negative per l’assistito, che si vedrà condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. La specificità non è un mero formalismo, ma l’essenza stessa del diritto di difesa in sede di impugnazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile a causa della sua ‘assoluta genericità’. Il ricorrente ha lamentato un vizio di motivazione senza indicare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno della sua tesi, violando così il requisito di specificità richiesto dalla legge.

Cosa richiede la legge per la validità di un ricorso in Cassazione?
L’articolo 581, lettera d), del codice di procedura penale richiede che il ricorso contenga l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Non è sufficiente una richiesta generica di annullamento, ma è necessario individuare e analizzare i profili di censura specifici rivolti alla sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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