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Inammissibilità ricorso generico: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 44193/2024, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato, poiché i motivi erano una mera ripetizione di quelli già respinti in appello. L’ordinanza sottolinea come il difetto di specificità e la genericità delle censure portino a tale esito, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Quando l’Appello è Troppo Generico

Nel processo penale, l’impugnazione di una sentenza è un diritto fondamentale, ma deve seguire regole precise per essere valida. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda l’importanza del principio di specificità, sanzionando con l’inammissibilità del ricorso i tentativi di riproporre argomenti già esaminati senza un confronto critico con la decisione impugnata. Questo principio garantisce l’efficienza del sistema giudiziario, evitando che i gradi superiori di giudizio vengano sovraccaricati da appelli pretestuosi o meramente ripetitivi.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello di Catania, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza di secondo grado, contestandone la correttezza su diversi punti, tra cui la valutazione dell’elemento psicologico del reato (il dolo).

Tuttavia, l’atto di ricorso presentato alla Suprema Corte non introduceva elementi di novità sostanziale, limitandosi a replicare le censure già avanzate e respinte nel precedente grado di giudizio.

La Decisione sull’Inammissibilità del Ricorso

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un orientamento giurisprudenziale consolidato che sanziona la mancanza di specificità degli atti di impugnazione. Gli Ermellini hanno osservato che il ricorso non faceva altro che riproporre pedissequamente le stesse doglianze dell’appello, arricchite solo da frasi incidentali e contestazioni assertive che non scalfivano la coerenza logico-giuridica della sentenza impugnata. È stato sottolineato come il ricorrente non si sia confrontato con le argomentazioni della Corte d’Appello, ignorando le ragioni per cui i suoi motivi erano già stati ritenuti infondati.

Il Principio di Specificità dei Motivi di Ricorso

Perché un ricorso sia ammissibile, non è sufficiente esprimere un generico dissenso verso la sentenza. È necessario, invece, che l’atto individui con precisione i punti della decisione che si ritengono errati e, soprattutto, che sviluppi una critica argomentata, confrontandosi direttamente con la motivazione del giudice precedente. Ripetere le stesse argomentazioni senza spiegare perché la risposta del giudice d’appello sia stata sbagliata trasforma il ricorso in un atto sterile e, di conseguenza, inammissibile.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri principali. In primo luogo, ha ribadito che è inammissibile per difetto di specificità il ricorso che si limita a una riproduzione delle censure già dedotte in appello, senza una critica puntuale delle ragioni esposte nella sentenza impugnata. In secondo luogo, ha rilevato che il motivo relativo al dolo del ricorrente non era stato proposto in modo specifico nell’atto di appello, risultando quindi inammissibile anche per genericità.

La Suprema Corte, pertanto, ha ritenuto che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile. Questa valutazione ha comportato non solo la conferma della condanna, ma anche un’ulteriore sanzione per il ricorrente.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame riafferma un principio cruciale per la redazione degli atti di impugnazione. Un ricorso in Cassazione non è una terza istanza di merito, ma un giudizio di legittimità che deve concentrarsi sui vizi della sentenza. Per questo, è fondamentale che l’avvocato non si limiti a ripetere le argomentazioni precedenti, ma costruisca una difesa che demolisca, punto per punto, il ragionamento del giudice d’appello. La conseguenza della violazione di questo principio, come nel caso di specie, è drastica: il ricorso non viene nemmeno esaminato nel merito e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, qui quantificata in tremila euro.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per difetto di specificità, in quanto riproponeva le stesse argomentazioni già respinte in appello senza confutare le motivazioni del giudice precedente. Inoltre, un motivo relativo al dolo era stato sollevato in modo generico.

Cosa significa che un motivo di ricorso è privo di specificità?
Significa che il motivo non indica in modo chiaro e preciso le parti della sentenza che si contestano e le ragioni giuridiche per cui si ritiene che la decisione sia errata. Secondo la Corte, non basta ripetere le stesse censure, ma è necessario confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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