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Inammissibilità ricorso generico: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in materia penale a causa della sua assoluta genericità. La decisione sottolinea che i motivi di impugnazione devono essere specifici e non limitarsi a critiche vaghe. A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso generico, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione di 3.000 euro, in applicazione dell’art. 616 del codice di procedura penale.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Generico: La Cassazione Conferma la Sanzione

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: la necessità di specificità nei motivi di ricorso. Quando un’impugnazione è formulata in modo vago, la conseguenza è l’inammissibilità del ricorso generico, con significative conseguenze economiche per chi lo propone. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere l’importanza di redigere atti legali precisi e circostanziati.

Il Contesto del Ricorso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha tentato di contestare la decisione di secondo grado, che aveva confermato la sua responsabilità penale. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato sottoposto al vaglio della Suprema Corte, la quale ne ha analizzato la conformità ai requisiti di legge.

L’Inammissibilità del Ricorso Generico secondo la Corte

Il cuore della decisione della Cassazione risiede nella valutazione del motivo unico presentato dal ricorrente. I giudici hanno rilevato che tale motivo era affetto da “genericità assoluta”. In pratica, le argomentazioni sollevate non si confrontavano in modo specifico e puntuale con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte d’Appello, secondo la Cassazione, aveva fornito una motivazione congrua e logica per l’accertamento della responsabilità, mentre il ricorso si era limitato a critiche non circostanziate, senza spiegare quali fossero i vizi evidenti della motivazione.

Le Conseguenze Economiche della Genericità

L’esito del giudizio è stato netto: la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa declaratoria non è priva di conseguenze. Ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, la parte che ha proposto il ricorso inammissibile è condannata al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la Corte ha disposto la condanna al versamento di una somma di euro 3.000,00 in favore della cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o redatti senza la dovuta diligenza, che congestionano il sistema giudiziario.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione evidenziando come il motivo di ricorso fosse completamente scollegato dalla struttura argomentativa della sentenza della Corte d’Appello. Invece di individuare specifici passaggi illogici o contraddittori nella motivazione del giudice di secondo grado, il ricorrente si è limitato a formulare censure astratte. La giurisprudenza è costante nell’affermare che il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio nel merito, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla coerenza logica della motivazione. Un ricorso che non permette di esercitare tale controllo, perché non indica con precisione dove risiederebbe l’errore del giudice precedente, è destinato a essere dichiarato inammissibile.

Conclusioni

Questa ordinanza riafferma l’importanza cruciale della specificità e della chiarezza nella redazione degli atti di impugnazione. Per i professionisti legali, è un monito a preparare i ricorsi con la massima cura, analizzando in profondità la sentenza da impugnare e costruendo critiche pertinenti e ben argomentate. Per i cittadini, è la conferma che il sistema giudiziario prevede meccanismi per sanzionare l’abuso dello strumento processuale. L’inammissibilità del ricorso generico non è un mero formalismo, ma una garanzia di efficienza e serietà della giustizia.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato era affetto da “genericità assoluta”, ovvero non criticava in modo specifico e puntuale la motivazione della sentenza della Corte d’Appello, che invece era stata ritenuta congrua.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
In base all’art. 616 c.p.p., il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro in favore della cassa delle ammende, che in questo caso è stata determinata in 3.000,00 euro.

Cosa significa che un motivo di ricorso è “generico”?
Significa che le critiche mosse alla sentenza impugnata sono vaghe, astratte e non si confrontano direttamente con le specifiche ragioni esposte dal giudice nella sua decisione. Un motivo generico non permette alla Corte di Cassazione di capire dove risieda l’errore di diritto o il vizio di motivazione contestato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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