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Inammissibilità ricorso: condanna e Cassa Ammende

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Catania. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando le rigide conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio di ammissibilità.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Analisi di un Caso e le Sue Conseguenze

L’esito di un procedimento giudiziario non si conclude sempre con una decisione sul merito della questione. Spesso, un atto di impugnazione può essere fermato prima ancora che i giudici ne esaminino il contenuto. È il caso dell’inammissibilità ricorso, un concetto fondamentale della procedura penale che ha conseguenze dirette e significative per chi intraprende la via del ricorso in Cassazione. Analizziamo una recente ordinanza per comprendere meglio la dinamica e gli effetti di tale pronuncia.

I Fatti Processuali

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania in data 17 settembre 2022. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha cercato di ottenere la revisione della decisione di secondo grado, portando le proprie ragioni dinanzi alla massima istanza giurisdizionale italiana. Il procedimento si è concluso con un’ordinanza emessa in camera di consiglio il 21 marzo 2025.

La Decisione della Corte: l’Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione, dopo aver sentito la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa decisione non entra nel merito delle argomentazioni difensive, ovvero non stabilisce se il ricorrente avesse torto o ragione sui fatti contestati. Piuttosto, la Corte ha rilevato la mancanza dei requisiti formali o sostanziali che la legge richiede per poter esaminare un’impugnazione. La conseguenza diretta e inevitabile di questa declaratoria è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza non esplicita i motivi specifici che hanno portato a dichiarare l’inammissibilità del ricorso. Tuttavia, possiamo delineare le ragioni più comuni per cui un ricorso in Cassazione in materia penale viene respinto in questa fase preliminare. Generalmente, un ricorso è inammissibile quando:

* I motivi sono generici: L’atto non specifica in modo chiaro e puntuale le violazioni di legge o i vizi logici della sentenza impugnata, limitandosi a una critica generale.
* Si contestano i fatti: Il ricorso tenta di ottenere una nuova valutazione delle prove e dei fatti, attività che è preclusa alla Corte di Cassazione, la quale è giudice di legittimità e non di merito.
* I motivi non sono consentiti dalla legge: Vengono sollevate questioni non previste tra quelle per cui è ammesso il ricorso in Cassazione.
* Mancano requisiti formali: L’atto è stato presentato fuori termine o da un soggetto non legittimato.

La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende non è una sanzione accessoria, ma una conseguenza prevista dalla legge per scoraggiare ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario senza reali possibilità di accoglimento.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, soggetto a regole procedurali rigorose. Un’inammissibilità ricorso non solo vanifica gli sforzi per ottenere la riforma di una sentenza sfavorevole, ma comporta anche un onere economico non trascurabile per il ricorrente. La decisione sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica specializzata, in grado di valutare attentamente i presupposti di un ricorso e di redigerlo nel pieno rispetto dei requisiti di legge, per evitare esiti procedurali negativi e sanzioni pecuniarie.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per essere giudicato. La decisione si ferma a un livello procedurale.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In base al provvedimento esaminato, chi propone un ricorso dichiarato inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Il versamento alla Cassa delle ammende è una sanzione prevista dalla legge per disincentivare la presentazione di ricorsi infondati, dilatori o non conformi alle regole procedurali, al fine di non appesantire inutilmente il lavoro della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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