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Inammissibilità ricorso: condanna alle spese e multa

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso presentato contro un decreto del Giudice di Sorveglianza. Questa decisione di inammissibilità ricorso ha comportato per l’appellante la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a causa della colpa riscontrata nella causa che ha determinato l’inammissibilità.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Le Conseguenze di un Appello Formalmente Viziato

L’ordinanza in esame, emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione, offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge. Il caso riguarda una dichiarazione di inammissibilità ricorso che ha portato non solo al rigetto dell’istanza, ma anche a significative sanzioni economiche per il proponente. Analizziamo insieme i dettagli di questa decisione per comprendere l’importanza del rigore formale nel processo penale.

Il Contesto: Un Ricorso contro la Decisione del Giudice di Sorveglianza

I fatti alla base della pronuncia traggono origine da un ricorso presentato da un soggetto avverso un decreto emesso dal Giudice di Sorveglianza di Spoleto in data 31 gennaio 2024. Il ricorrente, tramite il suo legale, ha cercato di ottenere la riforma di tale provvedimento rivolgendosi alla Suprema Corte di Cassazione. Tuttavia, il percorso dell’impugnazione si è interrotto prima ancora di poter entrare nel merito della questione.

La Decisione della Corte: La Dichiarazione di Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere, ha concluso per la manifesta inammissibilità ricorso. La decisione si fonda sull’applicazione dell’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma, introdotta con la legge n. 103 del 2017 (nota come Riforma Orlando), stabilisce che, in caso di inammissibilità, il ricorrente debba essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, a meno che non si possa escludere una sua colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Le Motivazioni della Condanna

Il cuore della pronuncia risiede non solo nella dichiarazione di inammissibilità, ma nelle conseguenze che ne derivano. La Corte ha ritenuto che non vi fossero elementi sufficienti per escludere la colpa del ricorrente. In altre parole, l’errore o la mancanza che ha reso il ricorso inammissibile è stato considerato imputabile alla parte che lo ha proposto. Di conseguenza, oltre a vedersi respingere l’appello, il ricorrente è stato condannato a sostenere due oneri finanziari:

1. Il pagamento delle spese processuali: i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento di ricorso.
2. Il versamento di una somma di tremila euro: una sanzione pecuniaria destinata alla Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Conclusioni: L’Importanza del Rispetto delle Regole Processuali

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale: la forma è sostanza. Un ricorso, per essere esaminato nel merito, deve rispettare scrupolosamente tutti i requisiti previsti dalla legge. La mancata osservanza di queste regole non solo impedisce al giudice di pronunciarsi sulla fondatezza delle richieste, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti. La condanna alla Cassa delle ammende funge da deterrente contro la presentazione di impugnazioni avventate o proceduralmente errate, che congestionano il sistema giudiziario senza avere concrete possibilità di accoglimento. La decisione, pertanto, serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente e diligente nella predisposizione degli atti processuali.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Perché il ricorrente è stato condannato a pagare le spese e una somma alla Cassa delle ammende?
È stato condannato perché il suo ricorso è stato dichiarato inammissibile e la Corte non ha ravvisato elementi per escludere la sua colpa nel determinare la causa di tale inammissibilità.

Qual è il riferimento normativo principale per la decisione?
La decisione si basa sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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