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Inammissibilità ricorso: condanna alle spese

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 4 aprile 2025, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. A seguito di questa decisione di inammissibilità ricorso, il proponente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

L’accesso alla giustizia è un diritto fondamentale, ma deve seguire regole precise. Quando un atto non rispetta i requisiti di legge, può essere dichiarato inammissibile. L’inammissibilità ricorso è una delle decisioni procedurali più comuni e comporta conseguenze significative per chi lo propone. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio delle implicazioni di tale esito.

Il Caso in Esame: Un Ricorso Respinto

Il caso analizzato trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 4 luglio 2024. Il ricorrente, un individuo nato a Napoli nel 1982, ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado. Tuttavia, il suo tentativo non ha superato il vaglio preliminare della Corte suprema.

La Decisione della Corte sull’Inammissibilità Ricorso

Con un’ordinanza emessa il 4 aprile 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al procedimento. Dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato e aver dato avviso alle parti, la Corte ha deliberato in modo netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione impedisce alla Corte di esaminare il merito della questione, ovvero di valutare se la sentenza della Corte d’Appello fosse giusta o sbagliata. L’attenzione si è fermata sulla forma e sui presupposti dell’atto di impugnazione.

Le Conseguenze Economiche della Pronuncia

La declaratoria di inammissibilità ricorso non è priva di effetti. Al contrario, la legge prevede sanzioni specifiche per chi impegna il sistema giudiziario con un’impugnazione che non possiede i requisiti per essere esaminata. In conformità con la prassi consolidata, la Corte ha condannato il ricorrente a sostenere due tipi di oneri economici:

1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi generali sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: la Corte ha stabilito una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questa somma non va alla controparte, ma a un fondo statale destinato a finanziare progetti di recupero per i detenuti.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a qualificare il ricorso come inammissibile. Tuttavia, una decisione di questo tipo si basa sempre sulla mancanza di uno o più requisiti previsti dal codice di procedura penale. Le cause possono essere molteplici: il ricorso potrebbe essere stato presentato fuori termine, basato su motivi non consentiti dalla legge per il giudizio di Cassazione (come una rivalutazione dei fatti), oppure redatto senza rispettare le formalità necessarie. La Corte, rilevata la presenza di un vizio procedurale, ha semplicemente applicato la conseguenza prevista dalla legge, dichiarando l’appello non procedibile.

Le Conclusioni

Questo caso sottolinea un principio fondamentale del diritto processuale: non basta avere una pretesa, bisogna anche saperla far valere nelle forme corrette. L’inammissibilità ricorso funge da filtro per garantire che la Corte di Cassazione si concentri solo su questioni di legittimità che meritano un esame approfondito. Per i cittadini, la lezione è chiara: affidarsi a professionisti competenti è cruciale per evitare non solo una sconfitta nel merito, ma anche sanzioni economiche derivanti da errori procedurali.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono state le conseguenze per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non è stato esaminato nel merito dalla Corte perché mancava dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter procedere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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