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Inammissibilità ricorso Cassazione: spese e sanzione

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Questa decisione sull’inammissibilità del ricorso in Cassazione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Conseguenze Economiche per il Ricorrente

L’accesso alla giustizia è un diritto fondamentale, ma l’esercizio di tale diritto deve seguire regole procedurali precise. Un esempio lampante è rappresentato dalle conseguenze derivanti dall’inammissibilità del ricorso in Cassazione, una situazione che può comportare oneri economici significativi per chi intraprende questa via senza i dovuti presupposti. Analizziamo una recente ordinanza della Corte di Cassazione per comprendere meglio le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Un soggetto proponeva ricorso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 20 marzo 2024. Il ricorso mirava a ottenere una revisione della decisione di secondo grado, portando la questione all’ultimo livello di giudizio del sistema giudiziario italiano.

La Decisione e l’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato il ricorso, ha emesso un’ordinanza con una decisione netta e procedurale: ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente, ma si ferma a un gradino precedente, rilevando la mancanza dei requisiti necessari affinché il ricorso potesse essere discusso. La conseguenza diretta di tale decisione non è stata solo la conferma della sentenza impugnata, ma anche una condanna economica per il ricorrente. Quest’ultimo è stato obbligato a pagare le spese processuali e una somma aggiuntiva di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, tra cui:
* Vizi di forma: l’atto non rispetta i requisiti formali prescritti dal codice di procedura penale.
* Motivi non consentiti: il ricorso si basa su contestazioni relative ai fatti e non su violazioni di legge, unico ambito di competenza della Cassazione.
* Presentazione fuori termine: il ricorso è stato depositato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.
* Mancanza di interesse: il ricorrente non ha un interesse concreto e attuale a ottenere la riforma del provvedimento impugnato.
La condanna alla Cassa delle ammende funge da sanzione per aver attivato inutilmente la macchina giudiziaria con un ricorso privo dei presupposti di legge.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’impugnazione di una sentenza, specialmente in Cassazione, non è una formalità priva di rischi. L’inammissibilità del ricorso in Cassazione trasforma un tentativo di difesa in un ulteriore costo per il cittadino. La sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende ha una duplice funzione: da un lato, scoraggia la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati; dall’altro, finanzia programmi di rieducazione e miglioramento delle strutture penitenziarie. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea l’importanza cruciale di una valutazione approfondita sulla fondatezza e ammissibilità del ricorso prima di presentarlo, per evitare di incorrere in conseguenze economiche negative.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte di Cassazione non ha potuto esaminare il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti previsti dalla legge. Di conseguenza, l’appello è stato respinto per ragioni puramente procedurali.

Quali sono le conseguenze economiche per chi propone un ricorso dichiarato inammissibile?
Secondo l’ordinanza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La Corte ha spiegato perché il ricorso era inammissibile?
No, l’ordinanza esaminata si limita a dichiarare l’inammissibilità e a stabilire le conseguenze economiche, senza entrare nel dettaglio delle specifiche motivazioni che hanno portato a tale decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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