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Inammissibilità ricorso Cassazione: spese e sanzione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. A causa di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. L’ordinanza sottolinea le conseguenze dirette dell’inammissibilità ricorso cassazione.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Le Conseguenze della Condanna

L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione in data 7 luglio 2025 offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un gravame che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità. La decisione di dichiarare l’inammissibilità del ricorso in Cassazione non è una mera formalità, ma comporta precise e onerose conseguenze economiche per chi ha intrapreso l’azione legale, come la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso in Analisi

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo il 19 novembre 2024. Il ricorrente ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado rivolgendosi alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il procedimento è giunto dinanzi alla settima sezione penale, che ha valutato l’atto di impugnazione.

La Decisione della Corte sull’Inammissibilità Ricorso Cassazione

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato il ricorso e udita la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in via preliminare. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa statuizione impedisce alla Corte di entrare nel merito della vicenda, ovvero di valutare se le censure mosse alla sentenza d’appello fossero fondate o meno. La pronuncia di inammissibilità chiude definitivamente il percorso processuale.

Le conseguenze economiche della decisione

La declaratoria di inammissibilità non è rimasta senza effetti per il ricorrente. La Corte ha contestualmente disposto due condanne economiche a suo carico:

1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi sostenuti per lo svolgimento del giudizio di legittimità.
2. Pagamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende: questa è una sanzione pecuniaria prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o privi dei requisiti di legge, che congestionano il sistema giudiziario.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene il testo dell’ordinanza sia sintetico e non espliciti nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità, la decisione si fonda sulla constatazione che il ricorso non possedeva i requisiti formali o sostanziali richiesti dal codice di procedura penale per essere esaminato. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici di impugnazione, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in Cassazione) o la carenza di interesse ad agire. La Corte, ritenendo che il ricorso rientrasse in una di queste categorie, ha applicato la sanzione processuale prevista, dichiarandolo inammissibile e ponendo a carico del ricorrente i relativi oneri economici.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione in esame ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario e non un terzo grado di giudizio nel merito. Un’impugnazione deve essere redatta con estremo rigore tecnico e basarsi su motivi di legittimità chiaramente definiti dalla legge. L’inammissibilità del ricorso in Cassazione comporta non solo la conferma definitiva della sentenza impugnata, ma anche un significativo esborso economico per il ricorrente. Questa pronuncia serve da monito sulla necessità di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere la via del ricorso per cassazione, al fine di evitare conseguenze pregiudizievoli sia dal punto di vista processuale che finanziario.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che la Corte non esamina il merito della questione. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in questo caso?
Nel caso specifico, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese del procedimento.

La decisione di inammissibilità rende definitiva la sentenza precedente?
Sì, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione comporta che la sentenza impugnata, in questo caso quella della Corte d’Appello di Palermo, diventi definitiva e non più ulteriormente contestabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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