Inammissibilità Ricorso Cassazione: L’Importanza dei Motivi Specifici
L’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di rigidi requisiti formali. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci ricorda un principio fondamentale: la necessità di presentare motivi di ricorso specifici e dettagliati. In caso contrario, la conseguenza è drastica: l’inammissibilità ricorso cassazione. Analizziamo insieme questa decisione per capire perché la genericità delle doglianze è un errore fatale.
I Fatti del Caso
Un soggetto proponeva ricorso per Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della pronuncia di secondo grado, ritenuta ingiusta. Il caso è stato quindi sottoposto al vaglio della Suprema Corte per la valutazione della sua ammissibilità e del suo merito.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza lapidaria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale in caso di rigetto del ricorso.
Le Motivazioni dietro l’inammissibilità ricorso cassazione
La chiave di volta della decisione risiede interamente nelle modalità con cui è stato formulato l’atto di impugnazione. La Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile perché “privo della puntuale enunciazione delle ragioni di diritto che lo giustificano e dei correlati congrui riferimenti alla motivazione dell’atto impugnato”.
In altre parole, il ricorrente si era limitato a contestare la sentenza precedente in modo “genericamente ed apoditticamente”, senza cioè:
1. Specificare le Norme Violate: Non ha indicato con precisione quali norme di diritto sarebbero state violate dalla Corte d’Appello.
2. Confrontarsi con la Motivazione: Non ha sviluppato una critica argomentata e specifica contro le ragioni esposte dai giudici di secondo grado nella loro sentenza.
Il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge (giudizio di legittimità). Pertanto, non basta affermare di non essere d’accordo con una decisione; è indispensabile dimostrare, punto per punto, dove e perché i giudici precedenti avrebbero commesso un errore di diritto.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia
Questa ordinanza ribadisce un insegnamento cruciale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. La preparazione di un ricorso non può essere superficiale o limitarsi a una generica lamentela. È un’attività tecnica che richiede la massima precisione.
Le implicazioni pratiche sono chiare:
* Necessità di Analisi Approfondita: Prima di redigere un ricorso, è fondamentale analizzare meticolosamente la sentenza impugnata per individuare vizi specifici di violazione di legge o di motivazione.
* Argomentazione Strutturata: Il ricorso deve essere un atto logico e argomentato, in cui ogni censura è supportata da riferimenti normativi e da un confronto diretto con il testo della decisione contestata.
* Rischio di Costi Aggiuntivi: Un ricorso generico non solo è destinato a fallire, ma comporta anche la condanna a spese processuali e sanzioni pecuniarie significative, aggravando la posizione del ricorrente.
In definitiva, la porta della Cassazione si apre solo a chi sa presentare le proprie ragioni con rigore, specificità e competenza tecnica.
Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è privo della puntuale enunciazione delle ragioni di diritto che lo giustificano e non contiene riferimenti specifici e pertinenti alla motivazione della sentenza che si intende impugnare.
Cosa significa che un atto è stato contestato ‘genericamente ed apoditticamente’?
Significa che la contestazione è stata fatta in modo vago, senza argomentazioni specifiche, e presentando le proprie affermazioni come verità evidenti che non necessitano di alcuna prova o giustificazione giuridica.
Quali sono le conseguenze economiche dirette di un ricorso inammissibile?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1121 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1121 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME NOME
Data Udienza: 22/12/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a TORRE ANNUNZIATA il 06/06/1985
avverso la sentenza del 04/04/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIR:ETTO
letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigrafe; esaminati gli atti e il provvedimento impugnato; ritenuto che il ricorso è inammissibile perché privo della puntuale enunciazione delle ragi di diritto che lo giustificano e dei correlati congrui riferimenti alla motivazione impugnato che è stato solo genericamente ed apoditticamente contestato, rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’art. 616 proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso il 22 dicembre 2023.