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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2024, ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in Cassazione a causa della genericità dei motivi presentati. Il provvedimento sottolinea che un semplice richiamo a principi giurisprudenziali, senza una puntuale enunciazione delle ragioni di diritto applicate al caso specifico, non è sufficiente. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: La Guida Completa

L’inammissibilità del ricorso in Cassazione rappresenta uno degli esiti più severi per chi impugna una sentenza, poiché impedisce alla Suprema Corte di entrare nel merito della questione. Una recente ordinanza della settima sezione penale chiarisce ancora una volta i requisiti di specificità che un ricorso deve possedere per superare questo vaglio preliminare, pena la condanna a spese e sanzioni. Analizziamo insieme questo caso per capire come evitare errori fatali.

Il Contesto: Un Ricorso Contro la Sentenza d’Appello

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’obiettivo del ricorrente era ottenere un riesame della sua posizione da parte della Corte di Cassazione, il più alto grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato sottoposto a un’attenta valutazione preliminare da parte dei giudici di legittimità.

La Decisione della Corte sull’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso in Cassazione. Questa decisione ha comportato due conseguenze dirette e significative per il ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a farsi carico dei costi legati al procedimento.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: è stata disposta una sanzione pecuniaria di tremila euro da versare a favore di questo ente, destinato a finanziare progetti di reinserimento per i detenuti.

La Corte ha specificato che la condanna alla sanzione è giustificata dal fatto che non sono emersi elementi per ritenere che il ricorso sia stato proposto senza colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, richiamando un principio consolidato dalla Corte Costituzionale.

Le Motivazioni: La Genericità Come Causa di Inammissibilità

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui i giudici hanno giustificato l’inammissibilità. Il ricorso è stato giudicato inammissibile perché deduceva “un motivo privo della puntuale enunciazione delle ragioni di diritto che lo giustificano”.

In altre parole, non è sufficiente lamentare un generico “difetto di motivazione” della sentenza impugnata, anche se si citano a supporto massime giurisprudenziali pertinenti. La legge processuale richiede che il ricorrente articoli critiche specifiche e dettagliate, collegando in modo chiaro e congruo le presunte violazioni di legge ai passaggi della motivazione del provvedimento che si contesta. Un richiamo astratto a principi legali, slegato da un’analisi critica della sentenza specifica, rende il motivo d’appello generico e, di conseguenza, inammissibile.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti Giudiziari

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso in Cassazione: la specificità dei motivi non è un mero formalismo. È un requisito essenziale che permette alla Corte di svolgere la sua funzione di controllo sulla corretta applicazione della legge. Un ricorso vago e generico non solo è destinato al fallimento, ma espone anche a significative conseguenze economiche. Per gli avvocati, questo significa dedicare la massima cura alla redazione dell’atto, assicurandosi che ogni doglianza sia argomentata in modo puntuale e direttamente collegata alla decisione impugnata. Per le parti, è la conferma che il successo in Cassazione dipende da una difesa tecnica di altissimo livello, capace di navigare le complesse regole della procedura penale.

Quando un ricorso per Cassazione è considerato inammissibile per genericità?
Un ricorso è considerato generico e quindi inammissibile quando non enuncia in modo puntuale e specifico le ragioni di diritto che lo giustificano. Non è sufficiente un richiamo generico a un difetto di motivazione, anche se accompagnato da massime giurisprudenziali, se non vengono indicati con precisione i punti della sentenza impugnata che si contestano.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. Nel caso di specie, la somma è stata fissata in tremila euro.

È sufficiente citare sentenze e massime giurisprudenziali per motivare un ricorso?
No, non è sufficiente. Secondo la Corte, il richiamo a massime giurisprudenziali, pur essendo utile, non può sostituire la puntuale enunciazione delle ragioni di diritto e dei riferimenti congrui alla motivazione dell’atto impugnato. La critica deve essere specifica e applicata al caso concreto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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