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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso presentato da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla genericità e sulla mancanza di specificità dei motivi di ricorso, che non permettevano un’adeguata critica alla sentenza impugnata. Questa ordinanza sottolinea l’importanza dei requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità, confermando che l’inammissibilità del ricorso in Cassazione comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Motivi Sono Troppo Generici

L’accesso alla Corte di Cassazione, ultimo grado del giudizio penale, è subordinato a requisiti rigorosi. Un’ordinanza recente ci offre un chiaro esempio di come la mancanza di specificità nei motivi di appello possa portare a una dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione. Analizziamo insieme questa decisione per capire perché un ricorso deve essere non solo fondato, ma anche formulato in modo tecnicamente ineccepibile.

I Fatti del Caso: Un Appello Respinto in Partenza

Due individui, condannati in secondo grado dalla Corte d’Appello di Venezia, hanno presentato ricorso per Cassazione. La loro difesa si basava, tra le altre cose, sulla richiesta di riconoscimento di una causa di giustificazione prevista dall’art. 54 del codice penale, comunemente nota come ‘stato di necessità’. Tuttavia, l’atto di impugnazione non ha superato il vaglio preliminare della Suprema Corte.

L’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione e la Specificità dei Motivi

Il fulcro della decisione della Corte risiede nell’applicazione dell’articolo 581 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che i motivi di ricorso devono essere specifici, ovvero devono indicare chiaramente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la richiesta. Non è sufficiente una semplice lamentela o una generica contestazione della sentenza impugnata.

L’appellante ha l’onere di costruire una ‘critica argomentata’ contro la decisione del giudice precedente. Ciò significa che deve individuare con precisione i passaggi della sentenza che ritiene errati e spiegare in dettaglio per quale motivo lo siano. Un ricorso generico, che si limita a riproporre le stesse argomentazioni già respinte o a formulare doglianze vaghe, non assolve a questa funzione e, di conseguenza, non permette al giudice dell’impugnazione di esercitare il proprio ruolo di controllo.

Le Motivazioni della Suprema Corte

Nel caso specifico, i giudici di legittimità hanno osservato che le doglianze presentate dagli imputati erano del tutto prive dei requisiti di specificità. Le deduzioni erano state definite ‘generiche’ e non consentivano di individuare i rilievi mossi alla sentenza della Corte d’Appello.

La Corte ha sottolineato che, non assolvendo alla ‘tipica funzione di una critica argomentata’, il ricorso impediva di fatto al collegio giudicante di comprendere e valutare le presunte violazioni di legge. Questa carenza strutturale ha reso l’impugnazione inidonea a provocare un esame nel merito della questione.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche e Monito per i Ricorrenti

La conseguenza diretta della genericità dei motivi è stata la dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione. Questa pronuncia non solo rende definitiva la condanna emessa dalla Corte d’Appello, ma comporta anche due ulteriori sanzioni per i ricorrenti: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione serve da monito: la redazione di un ricorso per Cassazione richiede precisione, rigore tecnico e un’analisi critica puntuale della sentenza che si intende impugnare. La superficialità e la genericità non trovano spazio nel giudizio di legittimità.

Perché il ricorso alla Corte di Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e privi della specificità richiesta dall’art. 581 del codice di procedura penale. Non contenevano una critica argomentata e puntuale contro la sentenza impugnata, impedendo alla Corte di valutare i rilievi mossi.

Quali sono le conseguenze per i ricorrenti quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile, i ricorrenti vengono condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000 euro per ciascuno.

Cosa si intende per ‘critica argomentata’ in un ricorso?
Per ‘critica argomentata’ si intende che il ricorso non può limitarsi a una generica contestazione, ma deve analizzare specificamente le parti della sentenza che si ritengono errate, spiegando in modo dettagliato le ragioni giuridiche e fattuali a sostegno della propria tesi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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