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Inammissibilità ricorso Cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha sanzionato due ricorrenti con il pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende a seguito di un ricorso avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le conseguenze dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione, rendendo definitiva la pronuncia di secondo grado e aggiungendo una sanzione pecuniaria per aver adito la Suprema Corte con un atto non idoneo.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso Cassazione: Quando l’appello costa caro

Presentare un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase cruciale che richiede rigore e fondatezza giuridica. Una recente ordinanza della Settima Sezione Penale ci offre lo spunto per analizzare le severe conseguenze dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione. Quando un ricorso non supera il vaglio preliminare della Corte, non solo non viene esaminato nel merito, ma comporta anche sanzioni economiche per i ricorrenti, come vedremo in questo caso.

I Fatti del Caso

Due persone avevano proposto ricorso per Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Trieste in data 18 marzo 2024. Il provvedimento in esame non entra nel dettaglio dei reati contestati o dei fatti specifici, concentrandosi esclusivamente sull’esito del ricorso presentato alla Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte, riunita in camera di consiglio, ha emesso un’ordinanza con la quale, implicitamente, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La conseguenza diretta di questa declaratoria è stata la condanna dei ricorrenti al pagamento della somma di tremila Euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione, pur nella sua brevità, è emblematica del ruolo della Cassazione come giudice di legittimità e del suo potere di sanzionare i ricorsi presentati senza i requisiti di legge.

Le motivazioni e le conseguenze dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione

Il documento non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità, ma possiamo dedurle dal contesto procedurale. Un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile quando presenta vizi che ne impediscono l’esame nel merito. Le cause più comuni includono:

* Manifesta infondatezza: I motivi del ricorso sono palesemente privi di qualsiasi pregio giuridico.
* Vizi di forma: Il ricorso non rispetta le forme e i termini previsti dal codice di procedura penale (es. è stato presentato in ritardo).
* Motivi non consentiti: Il ricorso si concentra su una rivalutazione dei fatti (questioni di merito), anziché su violazioni di legge (questioni di legittimità), che sono le uniche esaminabili dalla Cassazione.

La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una sanzione pecuniaria prevista dalla legge proprio per questi casi. Ha una duplice funzione: da un lato, ristorare l’amministrazione della giustizia per essere stata impegnata in un’attività processuale superflua; dall’altro, fungere da deterrente contro la presentazione di ricorsi dilatori o palesemente infondati che appesantiscono il lavoro della Suprema Corte.

Le conclusioni

La decisione analizzata evidenzia un principio fondamentale della procedura penale: adire la Corte di Cassazione non è un diritto esercitabile senza limiti. L’inammissibilità del ricorso in Cassazione non solo rende definitiva e irrevocabile la condanna della Corte d’Appello, ma espone anche il ricorrente a conseguenze economiche significative. Questa ordinanza serve da monito sulla necessità di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere l’ultimo grado di giudizio, per evitare che un tentativo di difesa si trasformi in un’ulteriore sanzione.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso presentava vizi procedurali, era stato proposto fuori termine o si basava su motivi manifestamente infondati o non consentiti dalla legge.

Qual è la principale conseguenza economica di un ricorso inammissibile?
La conseguenza principale, come stabilito nell’ordinanza in esame, è la condanna del ricorrente al pagamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese processuali. In questo caso specifico, l’importo è stato fissato in tremila euro.

Cosa accade alla sentenza impugnata dopo la dichiarazione di inammissibilità?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta che la sentenza impugnata, emessa dalla Corte d’Appello, diventi definitiva, irrevocabile e pienamente esecutiva. Il processo si conclude a quel punto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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