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Inammissibilità ricorso Cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi e Conseguenze di una Recente Ordinanza

L’esito di un processo penale non si conclude sempre con una sentenza di merito. Spesso, il percorso giudiziario si interrompe per ragioni procedurali, come nel caso di inammissibilità del ricorso. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le severe conseguenze di questa declaratoria, che non solo rende definitiva la condanna ma comporta anche oneri economici significativi per il ricorrente.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo. L’imputato, cercando di ottenere una riforma della decisione a lui sfavorevole, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. La Settima Sezione Penale della Corte è stata chiamata a valutare preliminarmente la sussistenza dei requisiti di legge per poter procedere all’esame del merito del ricorso.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità del Ricorso

All’udienza del 21 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha posto fine al procedimento. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Questa statuizione impedisce alla Corte di entrare nel vivo delle questioni sollevate dal ricorrente. Invece di valutare se i motivi di appello fossero fondati o meno, i giudici si sono fermati a un vaglio preliminare, riscontrando la mancanza dei presupposti necessari per la trattazione. La conseguenza diretta è che la sentenza della Corte d’Appello di Palermo è divenuta definitiva e irrevocabile.

Le Motivazioni

L’ordinanza in commento è un provvedimento sintetico che si limita a dichiarare l’inammissibilità senza esplicitare nel dettaglio le ragioni specifiche, come è prassi per questo tipo di decisioni emesse dalla Sezione “filtro” della Corte. Tuttavia, in termini generali, l’inammissibilità del ricorso viene dichiarata quando l’atto di impugnazione presenta vizi che ne impediscono l’esame. Le cause possono essere molteplici: la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici richiesti dal codice di procedura penale (i motivi devono essere chiari, pertinenti e non possono riguardare una semplice rivalutazione dei fatti già giudicati), oppure la proposizione di questioni non consentite in sede di legittimità. In sostanza, la Corte non ha potuto esaminare il caso nel merito perché l’atto introduttivo non superava il vaglio preliminare di ammissibilità.

Le Conclusioni

Le implicazioni pratiche di questa ordinanza sono severe per il ricorrente. Oltre alla conferma della condanna, la declaratoria di inammissibilità ha comportato due ulteriori conseguenze economiche. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali relative al giudizio di Cassazione. In secondo luogo, il versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Quest’ultima è una sanzione pecuniaria prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori. La decisione, quindi, non solo cristallizza la posizione giuridica del condannato, ma funge anche da monito sull’importanza di redigere ricorsi per Cassazione che siano tecnicamente ineccepibili e fondati su solidi motivi di diritto.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione nel caso esaminato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle questioni sollevate.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa, in pratica, che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non possedeva i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere esaminato dalla Corte. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva e non può più essere messa in discussione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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