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Inammissibilità ricorso Cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, basata sull’art. 616 del codice di procedura penale, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende. La pronuncia sottolinea le conseguenze economiche dirette dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Le Conseguenze Economiche per il Ricorrente

L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze dirette e inevitabili che derivano dalla presentazione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge. Comprendere cosa comporta l’inammissibilità del ricorso in Cassazione è fondamentale per valutare attentamente l’opportunità di adire la Suprema Corte, poiché le implicazioni non sono solo procedurali, ma anche economiche.

I Fatti del Caso in Analisi

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 4 giugno 2024. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione di secondo grado, ha deciso di proporre ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. La Suprema Corte, riunitasi in udienza, ha esaminato il ricorso proposto.

La Decisione della Corte: Inammissibilità Ricorso Cassazione

Dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato e aver dato avviso alle parti, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione impedisce alla Corte di entrare nel merito della questione, ovvero di valutare se le ragioni del ricorrente fossero fondate o meno. La declaratoria di inammissibilità è una pronuncia di carattere prettamente processuale, che arresta l’esame del ricorso sul nascere per la mancanza dei presupposti previsti dalla legge.

Le Motivazioni: L’Applicazione dell’Art. 616 Cod. Proc. Pen.

Il fulcro della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce in modo chiaro e inequivocabile le conseguenze per la parte privata il cui ricorso viene rigettato o dichiarato inammissibile. La legge prevede, in questi casi, una duplice condanna a carico del ricorrente.

In primo luogo, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento. Si tratta dei costi sostenuti dallo Stato per la gestione del giudizio di legittimità.

In secondo luogo, e questa è la sanzione più afflittiva, la norma impone la condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. L’importo di tale somma non è fisso, ma viene determinato dalla Corte in via equitativa, tenendo conto delle ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Nel caso di specie, la Corte ha fissato tale somma in 3.000 euro.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

L’ordinanza in esame rappresenta un importante monito sulle conseguenze dell’impugnazione in Cassazione. La presentazione di un ricorso non è un atto privo di rischi. Se l’atto non rispetta i rigidi requisiti formali e sostanziali previsti dal codice di procedura penale, la conseguenza automatica è la sua inammissibilità. Questa declaratoria comporta una condanna economica certa, che si aggiunge a quella eventualmente già subita nei precedenti gradi di giudizio. Pertanto, la decisione di ricorrere alla Suprema Corte deve essere sempre preceduta da un’attenta e scrupolosa valutazione dei motivi di ricorso, per evitare non solo una sconfitta processuale, ma anche un significativo esborso economico.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
In base alla decisione, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, stabilita equitativamente dal giudice, in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in caso di inammissibilità?
Nel caso specifico esaminato dall’ordinanza, la Corte ha fissato la somma da versare alla Cassa delle ammende in 3.000,00 euro.

Qual è la norma di riferimento per la condanna alle spese in caso di ricorso inammissibile?
La pronuncia si basa sull’articolo 616 del codice di procedura penale, che disciplina specificamente la condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria in caso di rigetto o inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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