Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi e Conseguenze
L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre uno spunto fondamentale per comprendere il concetto di inammissibilità ricorso Cassazione e le sue dirette conseguenze. Spesso, l’esito di un procedimento giudiziario non dipende solo dal merito della questione, ma anche dal rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un ricorso, anche se potenzialmente fondato, può essere respinto senza nemmeno essere esaminato nel dettaglio se non rispetta i requisiti di legge. Questa decisione ne è un chiaro esempio.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari in data 18 giugno 2024. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di impugnare la sentenza dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il procedimento è giunto quindi all’esame della Settima Sezione Penale della Corte, che ha fissato l’udienza per la discussione.
La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile
All’esito dell’udienza, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in via puramente processuale. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Tale pronuncia impedisce alla Corte di entrare nel merito delle doglianze sollevate dal ricorrente. La conseguenza immediata è che la sentenza della Corte d’Appello di Bari è divenuta definitiva. Inoltre, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Le Motivazioni dell’Inammissibilità Ricorso Cassazione
L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, le cause di inammissibilità ricorso Cassazione sono tassativamente previste dalla legge. Generalmente, un ricorso può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni, tra cui:
* Vizi di Forma: L’atto potrebbe non rispettare i requisiti formali richiesti, come la corretta indicazione delle parti o la sottoscrizione da parte di un difensore abilitato.
* Mancanza dei Motivi: Il ricorso potrebbe essere basato su motivi non consentiti dalla legge, come la richiesta di una nuova valutazione dei fatti, che è preclusa in sede di legittimità.
* Genericità: I motivi di ricorso potrebbero essere esposti in modo generico, senza una critica specifica e puntuale al provvedimento impugnato.
* Tardività: Il ricorso potrebbe essere stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.
La Settima Sezione Penale della Cassazione svolge proprio una funzione di ‘filtro’, esaminando preliminarmente i ricorsi per verificarne l’ammissibilità prima che vengano, eventualmente, assegnati alle sezioni competenti per la trattazione nel merito. La decisione di inammissibilità, quindi, blocca il processo al suo stadio iniziale dinanzi alla Suprema Corte.
Conclusioni e Implicazioni Pratiche
La decisione evidenzia un aspetto cruciale del processo penale: l’importanza della tecnica redazionale e del rispetto scrupoloso delle norme procedurali nell’atto di impugnazione. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione non è una sanzione di poco conto. Comporta non solo che la sentenza impugnata diventi irrevocabile, con tutte le conseguenze del caso per il condannato, ma anche un esborso economico significativo. La condanna al pagamento delle spese e della somma alla Cassa delle ammende serve a sanzionare l’abuso del processo, ovvero l’aver adito la Corte Suprema con un atto non idoneo, gravando inutilmente il sistema giudiziario.
Cosa significa quando un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non esamina il merito del ricorso perché questo non rispetta i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza del grado precedente diventa definitiva.
Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata a pagare le spese del procedimento e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale sanzione è stata fissata in 3.000 euro.
La Corte valuta la colpevolezza dell’imputato quando dichiara un ricorso inammissibile?
No, la dichiarazione di inammissibilità è una decisione puramente procedurale. La Corte non si esprime sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si limita a verificare se l’atto di ricorso possiede i requisiti legali per essere giudicato nel merito.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 27365 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 27365 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 07/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a FOGGIA il 27/06/1992
avverso la sentenza del 18/06/2024 della CORTE APPELLO di BARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigrafe;
ritenuto che il ricorso è manifestamente infondato, avendo ad oggetto le condotte di tale NOME COGNOME soggetto diverso dal ricorrente;
rilevato che anche le argomentazioni contenute nel ricorso sono del tutto avulse rispetto al reato (337 cod. pen.) per il quale è stata pronunciata la
sentenza impugnata, sicchè deve escludersi che si sia in presenza di un mero errore materiale;
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma
di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 7 luglio 2025
Il Consigliere estensore
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Il Preside e