Inammissibilità Ricorso Cassazione: Perché è Obbligatorio l’Avvocato
L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulle regole procedurali che governano il processo penale, in particolare riguardo alla necessità del patrocinio legale qualificato. Il caso evidenzia come un errore formale, ovvero la presentazione di un ricorso senza l’assistenza di un avvocato, possa portare a una dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione, impedendo di fatto alla Corte di esaminare le ragioni sostanziali dell’impugnazione. Approfondiamo i dettagli di questa decisione.
I Fatti del Caso: Dalla Detenzione Domiciliare al Ricorso
La vicenda ha origine da un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Tale provvedimento aveva confermato la sospensione cautelativa e disposto la revoca della detenzione domiciliare, una misura alternativa concessa a un individuo condannato a una pena di dieci anni di reclusione per reati gravi, tra cui rapina aggravata, violazione della legge sulle armi e resistenza a pubblico ufficiale.
Contro questa decisione, l’interessato ha deciso di agire autonomamente, proponendo personalmente ricorso per cassazione, senza quindi avvalersi del ministero di un difensore.
La Decisione della Corte e l’Inammissibilità Ricorso Cassazione
La Corte di Cassazione ha immediatamente rilevato un vizio procedurale insanabile. Il ricorso era stato presentato in una data successiva al 3 agosto 2017, data di entrata in vigore di una fondamentale modifica legislativa.
L’Impatto della Riforma del 2017
La legge n. 103 del 23 giugno 2017 ha modificato l’articolo 613, comma 1, del codice di procedura penale. In particolare, è stato soppresso l’inciso “salvo che la parte non vi provveda personalmente“. Questa modifica ha reso obbligatorio, a pena di inammissibilità, che il ricorso per cassazione in materia penale sia sottoscritto da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione.
Il Ruolo del Difensore Specializzato
La norma mira a garantire un elevato livello di tecnicismo e professionalità nei ricorsi presentati alla Suprema Corte, che è giudice di legittimità e non di merito. L’intervento di un avvocato cassazionista assicura che i motivi di ricorso siano pertinenti e formulati correttamente secondo i canoni richiesti, evitando di appesantire il lavoro della Corte con impugnazioni prive dei requisiti di legge.
Le Motivazioni della Sentenza
La Corte ha motivato la sua decisione richiamando la consolidata giurisprudenza delle Sezioni Unite (sent. n. 8914 del 2017), che ha chiarito in modo inequivocabile la portata della riforma. La presentazione personale del ricorso da parte dell’imputato o del condannato non è più consentita. Di conseguenza, il ricorso in esame è stato ritenuto affetto da una causa di inammissibilità che può essere dichiarata senza formalità di procedura, ai sensi dell’art. 610, comma 5-bis, cod. proc. pen.
Oltre alla dichiarazione di inammissibilità, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Valutando anche la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità (un errore procedurale ormai ben noto), ha inoltre disposto il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per cassazione è un atto tecnico che richiede necessariamente l’intervento di un professionista qualificato. Per i cittadini, la lezione è chiara: qualsiasi tentativo di agire personalmente dinanzi alla Corte di Cassazione in materia penale è destinato al fallimento. È imprescindibile affidarsi a un avvocato cassazionista per garantire che il proprio ricorso superi il vaglio di ammissibilità e possa essere esaminato nel merito, evitando così la condanna a spese e sanzioni ulteriori.
È possibile presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No, a seguito della modifica dell’art. 613, comma 1, del codice di procedura penale, introdotta dalla legge n. 103 del 2017, il ricorso deve essere obbligatoriamente sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di cassazione.
Cosa succede se un ricorso per cassazione viene presentato senza la firma di un avvocato cassazionista?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Questo significa che la Corte non esamina il merito della questione, ma rigetta l’atto per un vizio di forma insanabile, non potendo valutare le ragioni dell’impugnazione.
Quali sono le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro (tremila euro) in favore della Cassa delle ammende, a titolo di sanzione per aver adito la Corte con un ricorso palesemente inammissibile.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 9247 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 9247 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 08/02/2024
ORDINANZA
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sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a NAPOLI il DATA_NASCITA
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sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a NAPOLI il DATA_NASCITA
avverso l’ordinanza del 28/09/2023 del GIUD. SORVEGLIANZA di NAPOLI
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dato avviso alle
parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO e IN DIRITTO
Rilevato che, con l’ordinanza impugnata, il Tribunale di sorveglianza di Napoli ha confermato il provvedimento di sospensione cautelativa, reso dal Magistrato di sorveglianza in sede e ha disposto la revoca della misura alternativa della detenzione domiciliare, concessa a NOME COGNOME, in data 7 febbraio 2023, in relazione alla pena in esecuzione di anni dieci di reclusione per i reati di rapina aggravata, violazione legge armi, resistenza a pubblico ufficiale.
Considerato che il ricorso per cassazione avverso il descritto provvedimento, risulta proposto personalmente dall’interessato, senza ministero del difensore, in data successiva al 3 agosto 2017, dopo l’entrata in vigore della legge 23 giugno 2017, n. 103 il cui art. 1, comma 63, ha modificato l’art. 613, comma 1, cod. proc. pen. sopprimendo l’inciso salvo che la parte non vi provveda personalmente, così imponendo che il ricorso per cassazione sia sottoscritto, a pena d’inammissibilità, da difensori iscritti nell’albo speciale del Corte di cassazione (Sez. U, n. 8914 del 21/12/2017, dep. 2018, Aiello, Rv. 272011).
Reputato che, quindi, il ricorso è affetto da inammissibilità che può essere dichiarata senza formalità di procedura, a norma dell’art. 610, comma 5-bis, cod. proc. pen. cui segue la condanna al pagamento delle spese processuali e, valutati i profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, al versamento di una somma, in favore della Cassa delle ammende in ragione dei motivi devoluti.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in data 8 febbraio 2024
Il Consigliere estensore
Il Presidente