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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione de plano

Un’ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce i presupposti per l’inammissibilità del ricorso Cassazione con procedura semplificata. Il ricorrente, che aveva impugnato una sentenza della Corte d’Appello, si è visto dichiarare il ricorso inammissibile ‘de plano’, con condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in applicazione dell’art. 610, comma 5-bis del codice di procedura penale.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: La Decisione ‘De Plano’

L’inammissibilità del ricorso in Cassazione rappresenta uno degli esiti più comuni e al tempo stesso più severi del giudizio di legittimità. Quando un ricorso non supera il vaglio preliminare della Corte, non solo non viene esaminato nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente illustra perfettamente l’applicazione della procedura semplificata, o ‘de plano’, che consente alla Corte di decidere rapidamente in presenza di vizi evidenti, come previsto dall’art. 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila. L’individuo, sperando di ottenere una riforma della decisione a lui sfavorevole, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, il suo tentativo di contestare la sentenza di secondo grado si è scontrato con un ostacolo procedurale insormontabile.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminati gli atti, ha ritenuto di non dover procedere all’analisi del merito delle questioni sollevate. I giudici hanno infatti ravvisato una causa di inammissibilità talmente evidente da poter essere dichiarata con una procedura accelerata.

Di conseguenza, la Corte ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Oltre a questa declaratoria, ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver introdotto un ricorso privo dei requisiti di legge.

Le Motivazioni

Il fulcro della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma conferisce alla Corte di Cassazione il potere di dichiarare l’inammissibilità ‘de plano’, ovvero senza la formalità dell’udienza pubblica, quando il vizio del ricorso è di palese evidenza.

Questa procedura semplificata risponde a esigenze di economia processuale, evitando di appesantire il lavoro della Corte con ricorsi che, fin dal principio, si dimostrano non meritevoli di un esame approfondito. La Corte, nel caso di specie, ha ritenuto che gli elementi presentati fossero sufficienti per una declaratoria immediata, senza necessità di ulteriori contraddittori. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria non è una scelta discrezionale, ma una conseguenza diretta e obbligatoria prevista dalla legge per i casi di inammissibilità.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: l’accesso al giudizio di Cassazione è subordinato al rigoroso rispetto di specifici requisiti formali e sostanziali. La procedura ‘de plano’ agisce come un filtro efficace contro i ricorsi manifestamente infondati o presentati in violazione delle norme procedurali. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea l’importanza di una redazione attenta e meticolosa dell’atto di ricorso, poiché un errore può non solo precludere la discussione nel merito, ma anche comportare significative sanzioni economiche. La decisione serve da monito: l’impugnazione in Cassazione non è un tentativo da fare alla leggera, ma un rimedio straordinario che richiede la massima diligenza tecnica.

Cosa significa che un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile ‘de plano’?
Significa che la Corte di Cassazione rileva un vizio talmente evidente nell’atto di ricorso da poterlo respingere con una procedura semplificata e rapida, basandosi solo sugli atti scritti, senza la necessità di un’udienza formale.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, la legge prevede che il ricorrente venga condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000 euro.

Quale norma consente alla Cassazione di utilizzare questa procedura semplificata?
La base giuridica per questa decisione è l’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che autorizza esplicitamente la Corte a dichiarare l’inammissibilità ‘de plano’ in presenza di cause evidenti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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