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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso, chiarendo che l’assoluzione immediata ai sensi dell’art. 129 c.p.p. è possibile solo quando l’innocenza è palese e non richiede alcuna valutazione di merito. In mancanza di tale evidenza, definita ‘ictu oculi’, scatta l’inammissibilità ricorso Cassazione con condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando l’Evidenza Non Basta

Recentemente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16050/2025, ha ribadito un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale penale, confermando l’inammissibilità del ricorso Cassazione presentato da un imputato. La decisione si concentra sulla distinzione cruciale tra una prova di innocenza evidente, percepibile ‘ictu oculi’, e una situazione che richiede invece un’attenta valutazione di merito, preclusa in sede di legittimità.

I Fatti del Processo

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia. L’appellante mirava a ottenere un proscioglimento immediato, basando la sua difesa sulla presunta evidenza di circostanze che avrebbero dovuto escludere la sua colpevolezza. Il caso è quindi giunto all’attenzione della Suprema Corte per la valutazione della legittimità del ricorso.

La Decisione della Corte sull’Inammissibilità del Ricorso Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente, ma si ferma a un gradino prima, valutando se il ricorso stesso avesse i requisiti per essere esaminato. La Corte ha stabilito che le argomentazioni presentate non rientravano nei casi in cui è possibile una declaratoria immediata di assoluzione.

Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione tipica per i ricorsi giudicati inammissibili.

Le Motivazioni: la Differenza tra ‘Constatazione’ e ‘Apprezzamento’

Il cuore della motivazione risiede nell’interpretazione dell’articolo 129, comma 2, del codice di procedura penale. Secondo la Corte, una sentenza di assoluzione può essere pronunciata immediatamente solo quando le circostanze che escludono l’esistenza del fatto, la sua commissione da parte dell’imputato o la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo ‘assolutamente non contestabile’.

Questo significa che la valutazione del giudice deve limitarsi a una ‘constatazione’, ovvero a una percezione ‘ictu oculi’ (a colpo d’occhio) dell’innocenza. Se, al contrario, la situazione richiede un ‘apprezzamento’, cioè un’analisi, un approfondimento o un confronto tra diverse prove, allora non è possibile procedere all’assoluzione immediata. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la situazione richiedesse proprio un approfondimento valutativo, incompatibile con la natura del giudizio di legittimità e con i presupposti dell’art. 129 c.p.p. L’inammissibilità ricorso Cassazione è stata quindi la logica conseguenza.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza rafforza un principio fondamentale per chi opera nel diritto penale: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare i fatti. È un giudizio di legittimità, che verifica la corretta applicazione della legge. La richiesta di un proscioglimento immediato deve fondarsi su un’evidenza palmare, che non lasci spazio a dubbi o a necessità di ulteriori indagini. In assenza di tale chiarezza, il tentativo di forzare una rivalutazione dei fatti si scontra inevitabilmente con una declaratoria di inammissibilità, comportando per il ricorrente non solo la conferma della condanna, ma anche l’onere di ulteriori spese e sanzioni.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Secondo questa ordinanza, un ricorso è dichiarato inammissibile quando, tra le altre ragioni, si chiede un proscioglimento immediato senza che vi sia un’evidenza assoluta e incontestabile dell’innocenza. Se la valutazione dei fatti richiede un approfondimento o un’interpretazione, il ricorso non può essere accolto in sede di legittimità.

Cosa significa che l’innocenza deve emergere ‘ictu oculi’ per un’assoluzione immediata?
Significa che le prove a favore dell’imputato devono essere così chiare e palesi da essere percepite a colpo d’occhio, senza la necessità di alcuna analisi complessa o di un processo valutativo da parte del giudice. Deve trattarsi di una ‘constatazione’ e non di un ‘apprezzamento’.

Quali sono le conseguenze di una declaratoria di inammissibilità del ricorso?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali sostenute dallo Stato e, come nel caso di specie, al versamento di una somma di denaro (in questo caso, 3.000 euro) in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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