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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 05/05/2025, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. La decisione, basata sulla genericità dei motivi e sull’assenza di un adeguato esame delle deduzioni difensive, ha comportato la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, evidenziando l’importanza di una corretta formulazione dell’atto di impugnazione.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso Cassazione: quando l’appello non supera il vaglio

L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione il 5 maggio 2025 offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso privo dei requisiti di legge. Il caso in esame riguarda due soggetti che avevano impugnato una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. La Suprema Corte, tuttavia, ha ritenuto i ricorsi non meritevoli di un esame nel merito, dichiarandone l’ inammissibilità. Questa decisione sottolinea l’importanza cruciale di una redazione tecnica e puntuale degli atti di impugnazione, pena la preclusione della possibilità di far valere le proprie ragioni davanti al giudice di ultima istanza.

I Fatti del Processo

Due individui, condannati in secondo grado dalla Corte d’Appello di Napoli con sentenza emessa l’11 dicembre 2024, avevano deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento o la riforma della decisione di appello, contestandone la motivazione e le deduzioni difensive. I ricorsi, proposti separatamente, miravano a sottoporre al vaglio della Suprema Corte le presunte lacune della sentenza impugnata.

L’esito e l’inammissibilità del ricorso in Cassazione

Nonostante le aspettative dei ricorrenti, la Corte di Cassazione ha preso una decisione puramente processuale. Dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere relatore e aver preso atto degli avvisi comunicati alle parti, la Corte ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili.

La conseguenza diretta di tale declaratoria è stata duplice:
1. La condanna di ciascun ricorrente al pagamento delle spese processuali sostenute.
2. La condanna di ciascun ricorrente al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria che si aggiunge alle spese di giustizia.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha fondato la propria decisione sulla constatazione che i ricorsi presentati non soddisfacevano i requisiti minimi per poter essere esaminati nel merito. Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio specifico dei motivi addotti dai ricorrenti, il riferimento a una motivazione e da adeguato esame delle deduzioni difensive (v. pag. 3) lascia intendere che i motivi di ricorso fossero generici, ripetitivi di argomentazioni già respinte o comunque non in grado di scalfire la logicità della sentenza impugnata. In sostanza, i ricorsi sono stati ritenuti carenti di quella specificità necessaria a individuare un vizio di legittimità concreto nella decisione della Corte d’Appello. Per questo, la Corte ha ritenuto di doverli dichiarare inammissibili.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul fatto, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione. Un ricorso che non si attiene a questi stretti binari e che si limita a riproporre le stesse questioni di merito già valutate è destinato all’ inammissibilità. La decisione comporta non solo l’impossibilità di ottenere una revisione della condanna, ma anche un aggravio di costi per il ricorrente, attraverso la condanna alle spese processuali e al pagamento di una sanzione alla Cassa delle ammende. Questo caso serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica specializzata, in grado di formulare motivi di ricorso specifici e pertinenti, unici in grado di superare il severo vaglio di ammissibilità della Corte di Cassazione.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione sui ricorsi presentati?
La Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi inammissibili, senza quindi procedere a un esame del merito della questione.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
Sebbene il testo sia sintetico, si evince che la Corte ha ritenuto i ricorsi non adeguatamente motivati e privi di un’analisi puntuale delle deduzioni difensive, rendendoli quindi inidonei a un esame di legittimità.

Quali sono state le conseguenze economiche per i ricorrenti?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, ciascuno dei due ricorrenti è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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