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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in Cassazione presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende. La decisione sottolinea i rigorosi requisiti per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di una Decisione Esemplare

L’ordinamento giuridico italiano prevede tre gradi di giudizio, culminanti con il ricorso alla Corte di Cassazione. Tuttavia, l’accesso a questo ultimo livello non è automatico. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il concetto di inammissibilità del ricorso in Cassazione, un esito che comporta conseguenze significative per il ricorrente.

Il Caso in Esame: Un Ricorso Contro la Sentenza d’Appello

I fatti alla base della decisione sono lineari dal punto di vista procedurale. Un soggetto, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari in data 11 luglio 2024, decideva di impugnare tale provvedimento proponendo ricorso per Cassazione. La Settima Sezione Penale della Suprema Corte è stata quindi chiamata a valutare, in via preliminare, se il ricorso presentato possedesse i requisiti minimi per essere esaminato nel merito.

La Decisione della Suprema Corte: La Dichiarazione di Inammissibilità

Con un’ordinanza emessa il 15 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente, ma si ferma a un livello precedente, constatando la mancanza dei presupposti procedurali per proseguire. Di conseguenza, la Corte non solo ha respinto il ricorso, ma ha anche condannato il proponente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile.

Le Motivazioni dietro l’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

Sebbene l’ordinanza in esame sia molto sintetica e non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità, possiamo delineare le cause più comuni che portano a tale esito. La Corte di Cassazione non è un terzo grado di merito, ma un giudice di legittimità. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi inferiori, non riesaminare i fatti del processo. Un ricorso è tipicamente dichiarato inammissibile quando:

* I motivi sono generici: Il ricorrente non specifica chiaramente quali norme di legge sarebbero state violate e perché.
* Si propongono questioni di fatto: Il ricorso tenta di ottenere una nuova valutazione delle prove o una ricostruzione diversa dei fatti, attività preclusa in sede di legittimità.
* Mancano i requisiti formali: L’atto non rispetta le forme previste dal codice di procedura penale (es. sottoscrizione da parte di un avvocato abilitato, rispetto dei termini).
* I motivi sono manifestamente infondati: Le argomentazioni sono palesemente prive di pregio giuridico, al punto da non meritare un esame approfondito.

La decisione in commento, emessa dalla Sezione Settima, spesso deputata a una funzione di ‘filtro’, si inserisce probabilmente in una di queste casistiche, sanzionando un utilizzo non corretto dello strumento del ricorso per Cassazione.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione

L’ordinanza ha due conseguenze pratiche immediate e rilevanti. La prima è che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva e irrevocabile; non potendo più essere impugnata, acquista piena efficacia. La seconda è di natura economica: il ricorrente subisce un esborso non indifferente, composto dalle spese del procedimento e dalla sanzione di tremila euro. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi esplorativi o dilatori, che appesantiscono il lavoro della Suprema Corte e ritardano la definizione dei processi. Questo caso ribadisce, quindi, l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere la via del ricorso per Cassazione, un rimedio che deve essere riservato a censure di legittimità serie e fondate.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non possedeva i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria (in questo caso, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende.

Quale organo ha emesso la decisione in questo caso?
La decisione è stata emessa dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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