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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla constatazione che la motivazione del giudice di merito era esente da vizi logici e basata su corretti argomenti giuridici, confermando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando la Motivazione è Inattaccabile

L’esito di un processo non dipende solo dai fatti, ma anche dalla coerenza e logicità con cui il giudice motiva la propria decisione. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di questo principio, dichiarando l’inammissibilità del ricorso in Cassazione presentato da un imputato. Questa ordinanza sottolinea un punto cruciale del nostro sistema giudiziario: la Suprema Corte non è un terzo grado di giudizio dove si riesaminano le prove, ma un organo di legittimità che valuta la corretta applicazione del diritto.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, l’ultimo baluardo della giustizia, sperando in un ribaltamento della pronuncia.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 10 aprile 2025, ha messo fine al percorso giudiziario dell’imputato in modo netto e definitivo. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione della Corte d’Appello è così diventata definitiva.

Le Motivazioni sull’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni. La Corte ha spiegato che il suo compito non è quello di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma di verificare che il ragionamento di quest’ultimo sia immune da errori logici o giuridici.

Nel caso specifico, i giudici di legittimità hanno analizzato la sentenza impugnata, in particolare le pagine dedicate alla motivazione, e hanno concluso che il giudice d’appello aveva:
1. Esposto le ragioni in modo esente da vizi logici: il percorso argomentativo che ha portato alla condanna era coerente, non contraddittorio e ben fondato.
2. Applicato correttamente gli argomenti giuridici: le norme e i principi di diritto sono stati utilizzati in modo appropriato per determinare la responsabilità penale e la sussistenza del reato.

La Corte ha ribadito che il controllo di legittimità non può consistere in una nuova valutazione dei fatti, ma deve limitarsi a un esame della struttura logica della sentenza. Il ricorrente, in sostanza, non ha evidenziato vizi di legittimità, ma ha implicitamente richiesto una rilettura del merito della vicenda, compito che non spetta alla Cassazione.

Conclusioni

Questa ordinanza è un importante monito per chi intende presentare ricorso per Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con la conclusione di una sentenza per sperare in un suo annullamento. È necessario individuare e dimostrare specifici vizi di legittimità, come l’errata applicazione di una norma di legge o, come in questo caso, una manifesta illogicità nella motivazione. Quando la sentenza di merito è ben argomentata, logica e giuridicamente corretta, le possibilità di successo in Cassazione si riducono drasticamente, portando a una dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione con conseguente condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la Corte di Cassazione ha ritenuto che la motivazione della sentenza impugnata fosse esente da vizi logici e basata su corretti argomenti giuridici per affermare la responsabilità penale.

Cosa significa che la motivazione di una sentenza è ‘esente da vizi logici’?
Significa che il ragionamento del giudice è coerente, non contraddittorio e segue un percorso logico-giuridico corretto per arrivare alla decisione finale, rendendola così inattaccabile dal punto di vista della legittimità.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte il cui ricorso viene dichiarato inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro, stabilita dal giudice, a favore della Cassa delle ammende. La sentenza impugnata diventa definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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