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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha esaminato un ricorso avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Con una sintetica ordinanza, i giudici hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso in Cassazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. La decisione sottolinea le conseguenze negative di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

L’ordinanza in esame offre un esempio chiaro di come un’impugnazione possa concludersi con una declaratoria di inammissibilità del ricorso in Cassazione. Questa pronuncia, sebbene sintetica, è densa di significato e comporta conseguenze pratiche rilevanti per il ricorrente. Analizziamo la vicenda processuale per comprendere meglio le dinamiche e le implicazioni di una simile decisione da parte della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato da un cittadino avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo nel settembre del 2024. Sentendosi leso dalla decisione di secondo grado, l’imputato ha deciso di adire la Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio del nostro ordinamento, per cercare di ottenere una riforma della pronuncia a lui sfavorevole. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Corte Suprema.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’udienza del 23 aprile 2025, la Corte di Cassazione, dopo aver sentito la relazione del Consigliere relatore, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in modo definitivo. Il dispositivo è netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello di Palermo è diventata definitiva. Oltre a vedere respinta la propria impugnazione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni sull’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

L’ordinanza non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Questo stile decisorio, perentorio e conciso, è tipico dei provvedimenti della Settima Sezione della Cassazione, spesso incaricata di trattare i ricorsi che presentano vizi evidenti e manifesti. L’inammissibilità può derivare da una pluralità di cause, come la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici richiesti dalla normativa processuale, o la proposizione di censure che in realtà mirano a una rivalutazione dei fatti, attività preclusa al giudice di legittimità. La Corte, in questi casi, si limita a prendere atto della carenza dei presupposti per un esame nel merito, emettendo una decisione che chiude il processo senza analizzare il fondo della questione.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione evidenzia un principio fondamentale del diritto processuale: non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito. Esiste un filtro di ammissibilità che, se non superato, comporta la reiezione in rito del ricorso. Le conseguenze per il ricorrente sono duplici. In primo luogo, la sentenza impugnata diventa irrevocabile, con tutte le relative conseguenze giuridiche. In secondo luogo, sorge un obbligo di natura economica: il pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Qual è stato l’esito del ricorso presentato alla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione.

Quali sono le conseguenze economiche per la persona il cui ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza spiega i motivi specifici per cui il ricorso è stato ritenuto inammissibile?
No, l’ordinanza non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni dell’inammissibilità, limitandosi a dichiararla dopo aver sentito la relazione del Consigliere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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