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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Genova. Questa decisione, basata su vizi procedurali, ha impedito l’esame del merito e ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione rappresenta un esempio paradigmatico di come si conclude un percorso giudiziario quando l’atto di impugnazione non supera il vaglio preliminare di ammissibilità. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso è un esito tutt’altro che raro e sottolinea l’importanza del rispetto rigoroso dei requisiti procedurali per accedere al giudizio di legittimità. Questo articolo analizza la decisione e le sue conseguenze pratiche.

I Fatti Processuali

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 3 dicembre 2024. L’imputato, cercando di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. La Corte è stata quindi chiamata a valutare, in via preliminare, se il ricorso possedesse i presupposti di legge per poter essere discusso nel merito.

La Decisione della Corte e l’Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione, nella camera di consiglio del 15 aprile 2025, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in modo netto e definitivo. Il collegio ha dichiarato il ricorso inammissibile. Tale declaratoria impedisce alla Corte di entrare nel vivo della questione, ovvero di valutare la fondatezza dei motivi di doglianza sollevati dal ricorrente contro la sentenza della Corte d’Appello. La decisione di secondo grado, di conseguenza, passa in giudicato, diventando definitiva e non più impugnabile.

Le Motivazioni

Il testo dell’ordinanza è sintetico e si concentra sul dispositivo, ovvero sulla decisione finale. Non vengono esplicitate le ragioni specifiche che hanno portato alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Tuttavia, in casi come questo, le motivazioni sono tipicamente riconducibili a vizi specifici previsti dal codice di procedura penale. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, perché i motivi presentati sono manifestamente infondati, non consentiti dalla legge (come la richiesta di una nuova valutazione dei fatti), presentati fuori termine, o per mancanza di specificità. Oltre alla declaratoria di inammissibilità, la Corte ha condannato il ricorrente a due pagamenti: le spese del procedimento e una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria ha una duplice funzione: sanzionare l’abuso dello strumento processuale e finanziare progetti per il sistema penitenziario.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, limitato al solo controllo di legittimità delle decisioni dei giudici di merito. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso non è una valutazione sulla colpevolezza o innocenza, ma un giudizio tecnico sulla correttezza dell’atto di impugnazione. Per il ricorrente, le conseguenze sono severe: la sentenza impugnata diventa irrevocabile e si aggiunge un onere economico significativo. Ciò funge da monito sull’importanza di redigere ricorsi solidi, pertinenti e rispettosi dei rigorosi canoni stabiliti dalla legge per evitare un esito processuale sfavorevole e costoso.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha potuto esaminare il merito della questione perché l’atto di ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso specifico è stata fissata in 3.000 euro.

La Corte ha stabilito se la sentenza d’appello fosse giusta o sbagliata?
No, la dichiarazione di inammissibilità ha impedito alla Corte di valutare i motivi del ricorso e, quindi, di esprimersi sulla correttezza o meno della decisione della Corte d’Appello. Il giudizio si è fermato a un livello procedurale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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