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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto da una ricorrente contro una sentenza della Corte d’Appello di Bari. La decisione di inammissibilità del ricorso Cassazione comporta la condanna della parte soccombente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di una Decisione e le Sue Conseguenze

L’esito di un processo non si decide solo nel merito, ma anche attraverso il rispetto di precise regole procedurali. Un esempio emblematico è l’ordinanza che dichiara l’inammissibilità del ricorso in Cassazione, un provvedimento che chiude le porte del terzo grado di giudizio e rende definitiva la sentenza impugnata. Analizziamo una recente decisione della Suprema Corte per comprendere meglio questo istituto e le sue severe conseguenze per il ricorrente.

Il Contesto Processuale

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da una donna avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari nel giugno 2024. La ricorrente ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado rivolgendosi alla Corte di Cassazione, l’organo al vertice della giurisdizione italiana che ha il compito di assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’Inammissibilità del Ricorso

Con un’ordinanza sintetica ma perentoria, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario. I giudici supremi hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito delle ragioni esposte dalla ricorrente, ma si ferma a un livello preliminare, constatando la mancanza dei presupposti necessari affinché la Corte possa esaminare la fondatezza del gravame.

La decisione ha comportato due conseguenze economiche dirette per la ricorrente:
1. La condanna al pagamento delle spese processuali.
2. La condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è estremamente concisa e non esplicita le specifiche ragioni che hanno portato a dichiarare l’inammissibilità. Tuttavia, in casi come questo, la motivazione è spesso implicita e riconducibile a vizi tipici dell’atto di impugnazione. Le cause di inammissibilità del ricorso per Cassazione sono molteplici e definite dal codice di procedura. Tra le più comuni vi sono:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indica in modo chiaro e preciso quali norme di legge si assumono violate o quali vizi logici inficiano la motivazione della sentenza impugnata.
* Proposizione di censure di merito: il ricorrente tenta di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione dei fatti o delle prove, un compito che non spetta alla Suprema Corte, la quale è giudice di legittimità e non di merito.
* Vizi formali: l’atto potrebbe essere stato presentato oltre i termini di legge o da un soggetto non legittimato.

La decisione di inammissibilità, quindi, agisce come un filtro per impedire che la Corte venga investita di questioni che esulano dalla sua funzione o che sono state presentate in modo non conforme alle regole processuali.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La declaratoria di inammissibilità del ricorso ha effetti pratici di grande rilevanza. In primo luogo, la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva e irrevocabile: ciò significa che la decisione contenuta in essa non può più essere messa in discussione e deve essere eseguita. In secondo luogo, la condanna alle spese e alla sanzione a favore della Cassa delle ammende rappresenta un ulteriore onere economico per la parte che ha tentato, senza successo, l’ultima via di impugnazione. Questo meccanismo sanzionatorio ha anche una funzione deterrente, mirando a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che ha proposto il ricorso viene condannata a pagare le spese del procedimento e a versare una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, alla Cassa delle ammende.

La dichiarazione di inammissibilità implica che la Corte d’Appello avesse ragione nel merito?
Non direttamente. La Corte di Cassazione, dichiarando l’inammissibilità, non esprime un giudizio sulla correttezza o meno della decisione di merito della Corte d’Appello, ma si limita a constatare un vizio procedurale dell’impugnazione che le impedisce di procedere all’esame.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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