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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha stabilito l’inammissibilità del ricorso in Cassazione presentato da un cittadino avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. La decisione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di una Decisione Definitiva

L’accesso alla Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio del nostro ordinamento, è regolato da criteri molto stringenti. Non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito; molte si arrestano di fronte a una declaratoria di inammissibilità del ricorso in Cassazione. Questo articolo analizza un’ordinanza che illustra perfettamente tale esito e le sue conseguenze.

I Fatti del Caso

Un cittadino ha presentato ricorso alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano in data 23 settembre 2024. Il ricorso mirava a ottenere l’annullamento o la riforma della decisione di secondo grado. La Settima Sezione Penale della Cassazione è stata chiamata a valutare in via preliminare la sussistenza dei requisiti per poter procedere all’esame del merito della questione.

La Decisione della Corte sulla Inammissibilità del Ricorso

Dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere designato, la Corte di Cassazione ha emesso la sua decisione in data 21 marzo 2025. Il Collegio ha dichiarato il ricorso inammissibile. Tale declaratoria ha impedito alla Corte di entrare nel vivo delle doglianze sollevate dal ricorrente, fermando il processo al suo stadio iniziale. Conseguentemente alla declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza non espliciti nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità, la natura stessa di tale provvedimento ci fornisce indicazioni precise. La Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel merito, ma un giudice di legittimità. Il suo compito è verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato le loro decisioni in modo logico e non contraddittorio. Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando, ad esempio, propone censure che richiederebbero una nuova valutazione dei fatti (attività preclusa alla Cassazione), è carente dei motivi specifici richiesti dalla legge, viene presentato fuori termine o per vizi non deducibili in sede di legittimità. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una conseguenza sanzionatoria prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per Cassazione è uno strumento straordinario, non una terza opportunità per riesaminare i fatti. La decisione di inammissibilità del ricorso in Cassazione funge da filtro, garantendo che solo le questioni di pura legittimità arrivino all’attenzione della Suprema Corte. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea l’importanza di redigere un ricorso tecnicamente ineccepibile, focalizzato esclusivamente sulla violazione di legge o sui vizi di motivazione, per evitare non solo il rigetto nel merito, ma anche una condanna preliminare che comporta oneri economici significativi.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro la sentenza della Corte d’Appello, senza entrare nel merito della questione.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento di tutte le spese del procedimento e al versamento di una sanzione di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso è inammissibile quando manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, ad esempio se non denuncia una violazione di legge ma tenta di ottenere una nuova valutazione dei fatti, attività preclusa alla Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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